QUALITÀ ARCHITETTONICA IN UMBRIA: “PREMI, CONCORSI DI IDEE, BORSE DI STUDIO E DICHIARAZIONI DI QUALITÀ, PER STIMOLARE I PROGETTISTI” - A VOTI UNANIMI APPROVATA LA LEGGE REGIONALE

Con il voto unanime del Consiglio regionale, l’Umbria si è dotata della legge che disciplina la promozione della qualità nella progettazione architettonica, ricorrendo a forme premiali del tipo borse di studio, concorso di idee o dichiarazioni di particolare valore artistico per le opere più innovative e meritevoli.
Pur illustrata da due relatori distinti, Pavilio Lupini per la maggioranza e Armando Fronduti per l’opposizione, il testo ha raccolto un consenso ampio e generalizzato confermato dalle parole dell’assessore Silvano Rometti che ha parlato di “legge accettata, quasi attesa, dagli stessi ordini professionali dei progettisti che ne hanno seguito l’iter fin dall’inizio”.

Data:

26 Gen 2010 00:00

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(Acs) Perugia, 26 gennaio 2010 - Maggior qualità architettonica nelle grandi realizzazioni pubbliche, mettendo i progettisti nella condizioni di gareggiare alla ricerca di idee nuove, di soluzioni innovative, non più sotto l’assillo dei costi, ma anche guardando all’estetica ed al rispetto dei beni culturali e paesaggistici ed alla durata e funzionalità delle opere che si realizzano per soddisfare le esigenze dei cittadini.

 

Con queste finalità, il Consiglio regionale ha approvato, a voti unanimi, il disegno di legge regionale, “Disciplina della promozione della qualità nella progettazione architettonica” che prevede procedure concorsuali con assegnazione di premi, borse di studio e dichiarazioni di particolare valore artistico per le opere più meritevoli. Il disegno di legge che per l’assessore regionale ai beni culturali, Silvano Rometti “nasce come accettato e quasi atteso dagli stessi ordini professionali che fin dall’inizio si sono confrontati su testo”, è stato illustrato da PAVILIO LUPINI (Misto - Sinistra Ecologia Libertà) relatore di maggioranza, che ha detto: ”La legge sulla qualità architettonica risponde all’obbiettivo regionale di qualificare gli insediamenti umani, produttivi e le infrastrutture, in coerenza con lo Statuto e con le indicazioni convergenti dell’Unione Europea e dello Stato Italiano. Su questa base la legge che introduce forme concorsuali fra più progettisti, promuove la miglior qualità architettonica delle opere pubbliche, riconoscendo l’architettura, elemento fondamentale della storia, della cultura di ciascun paese, come una delle forme di espressione artistica essenziale nella vita quotidiana. Scopo della normativa è favorire il confronto e lo scambio di idee progettuali, di soluzioni e di informazioni sulle tematiche più complesse delle opere pubbliche che inevitabilmente vanno ad incidere sull’ambiente circostante e sulla vita dei cittadini. Una legge che tutela maggiormente lo straordinario patrimonio storico, paesaggistico e culturale del territorio umbro, introducendo una particolare cautela nella fase di  progettazione delle opere, ma anche nella loro esecuzione e nella gestione degli ambienti costruiti. La legge stimola l’Università a prevedere corsi post-laurea che impegnino i progettisti più giovani su temi di rilevante interesse, con particolare riguardo alle risorse naturali, culturali e paesaggistiche.   Positivo anche il giudizio di ARMANDO FRONDUTI (Fi-Pdl) relatore di minoranza che ha detto: “Il Disegno di legge rappresenta un importante impulso ed incentivo per sensibilizzare ulteriormente i progettisti e gli enti locali alla difesa ed alla valorizzazione di valori, storici, artistici e ambientali, portando beneficio a tutta la collettività regionale. Con i premi e gli incentivi, finalizzati a promuovere la qualità architettonica delle opere pubbliche, si valorizza la figura dell’architetto, inteso come titolare di un’arte, frutto di speculazione intellettuale di alto livello, capace di realizzare come ai tempi del Rinascimento e delle cattedrali gotiche, un’opera utile alla vita quotidiana dei cittadini, destinata a diventare patrimonio culturale del futuro. La legge obbliga le amministrazioni umbre a riservare, una speciale attenzione e cura alla qualità della progettazione delle opere, alla loro esecuzione nonché alla manutenzione e gestione degli ambienti costruiti”. Positivo il giudizio del Pdl sui sedici articoli, ispirati ad una Risoluzione del Consiglio d’Europa del 2001: il consigliere Armando Fronduti ha presentato tre emendamenti poi ritirati nel corso del dibattito che ha preceduto il voto finale. Gli interventi ADA GIROLAMINI (Sdi-Uniti nell’Ulivo)Esprimendo un giudizio positivo sul disegno di legge ha detto: “Oggi probabilmente non siamo nelle condizioni di lasciare testimonianze belle ed imponenti come nel passato, per questo la legge deve essere di stimolo a migliorare la qualità degli interventi complessivi. Il mondo di oggi ci impone anche di migliorare la qualità umana, dalle abitazioni alla viabilità, fino ai nidi di prossimità e di armonizzare la convivenza dei cittadini e dei servizi pensando in particolare si bisogni della popolazione anziana. La legge ha evidenti elementi di positività; ma necessità in primo luogo di diventare patrimonio vero e condiviso di tutti, dai cittadini ai professionisti agli amministratori, per questo necessita di essere fortemente sostenuta. Ha concluso il dibattito, l’assessore ROMETTI:“Dietro la legge c’èuna operazione di grande qualità, risultato di un confronto approfondito con gli ordini professionali per questo nasce come legge accettata, quasi attesa. Adesso però tutti noi siamo chiamati ad utilizzarla concretamente nello spirito del nostro tempo, nel quale purtroppo la quantità prevale sulla qualità. L’uso sistematico della procedura concorsuale, libera dal vincolo dei costi, dovrà necessariamente qualificare gli interventi al pari del concorso di idee che amplia la base di confronto sulle ipotesi progettuali. Mi auguro anche che la Regione scelga concorsi a tema per ricercare le soluzioni migliori sui problemi più complessi. E’ importante anche l’obbligo di concorsi per le opere a forte impatto e il sostegno ai giovani progettisti con borse di studio finalizzate in ultima istanza a far crescere l’identità della nostra storia e della nostra cultura”.    LEGGE SULLA PROGETTAZIONE DI QUALITÀ, LA SCHEDA Con una legge regionale, ispirata alla Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del 16 gennaio 2001, la Regione Umbria riconosce alla progettazione del paesaggio urbano e al disegno urbano, un ruolo fondamentale nel miglioramento della qualità dell’ambiente di vita delle popolazioni, capace di valorizzare le risorse storiche culturali ed ambientali del territorio. La legge che si propone di stimolare il confronto fra idee e soluzioni progettuali alternative, prevede quattro procedure concorsuali per la scelta delle soluzioni architettoniche di miglior qualità: il concorso di progettazione o di idee, promossi dalla Amministrazione pubblica; quello a tema, promosso dalla Regione e sul quale deciderà un'apposita Commissione di esperti, e quello di progettazione di iniziativa privata. Per le opere di particolare rilevanza ed incidenza su territorio e paesaggio, le amministrazioni potranno promuovere la qualità progettuale con tre tipi di incentivi: il premio di architettura e disegno urbano che la Regione assegna a lavori dichiarati agibili e dopo un adeguato periodo di utilizzo, non superire a dieci anni; la borsa di studio di ricerca e sperimentazione, riservata ai giovani laureati in fase di formazione; la dichiarazione di particolare valore artistico alle opere di architettura contemporanea e di qualità. Le opere assoggettate al concorso di progettazione, indicate in un Allegato finale sono: i piani attuativi di iniziativa pubblica, con una superficie superiore ai tre ettari; le opere edilizie con un costo complessivo superiore ai 5milioni di euro nei comuni con oltre 20mila abitanti e superiori a 3milioni nei comuni più piccoli; i progetti integrati di trasformazione urbana, con superficie maggiori di 4.000 metri quadri o riqualificazione di aree industriali che superino 3 ettari; ed in ultimo le opere pubbliche con installazioni ad elevato impatto ambientale, nello specifico, i termovalorizzatori, gli impianti di depurazione per oltre 30mila abitanti, le centrali eoliche e di produzione di energia superiori a 5 megawatt. La legge stanzia 30mila euro per il 2010, due terzi riservati ai propri progetti e un terzo alle borse di studio. GC/gc 

Ultimo aggiornamento: 26/01/2010