QT: “NO ALL’AMPLIAMENTO DELLE DISCARICHE IN FASE TRANSITORIA” - INTERROGAZIONE DI FORA (PATTO CIVICO), ASSESSORE MORRONI: “PIANO A REGIME NEL 2028. DISCARICA RIMARRÀ ELEMENTO MARGINALE”

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11 Ott 2022 13:00

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(Acs) Perugia, 11 ottobre 2022 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso, durante l’odierna seduta di Question time, l’interrogazione a risposta immediata su “Regime transitorio conferimento dei rifiuti in discarica 2022/2028: problematiche relative al prossimo esaurimento di alcune discariche e necessario ampliamento di altre”, presentata dal consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico).

Illustrando l’atto, Fora ha spiegato che “il Piano regionale per la gestione integrata dei rifiuti prevede una fase transitoria sino al 2028 e la fase a regime, a partire da questa data, con l’entrata in funzione di un termo-valorizzatore da realizzare nella provincia di Perugia. Durante la fase transitoria, a causa della chiusura delle discariche di Colognola (Gubbio), Pietramelina (Perugia) e S. Orsola (Spoleto) e del possibile esaurimento delle volumetrie delle discariche considerate strategiche di Belladanza (Città di Castello), Borgogiglione (Magione) e Le Crete (Orvieto) entro il 2024, si dovrà ricorrere ad un ampliamento di queste ultime per un volume complessivo di 1,2 milioni di metri cubi. Superata la fase transitoria sarà necessario comunque ricorrere ad un ulteriore ampliamento delle discariche strategiche di Belladanza e de Le Crete, mentre nel frattempo si provvederà alla chiusura di quella di Borgogiglione. Uno scenario che ci preoccupa e che appartiene ad una visione antiquata, anche secondo alcune associazioni ambientaliste. Andrebbe quindi chiarito se la Regione Umbria, invece di procedere con il Piano sopra indicato, non intenda mettere in atto scelte e procedure tali da rendere non necessario nella fase transitoria l’ampliamento delle discariche potendo valutare il ricorso anche ad altri impianti esistenti nella nostra regione, superando il modello basato sul massiccio ricorso alle discariche che è fortemente impattante, inquinante e prima fonte di emissioni climalteranti rispetto ad altri sistemi di gestione e per questo collocate all’ultima posizione nella gerarchia europea dei rifiuti”.

L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “il piano è stato elaborato nel pieno rispetto della gerarchia dei rifiuti, prevede la riduzione dei rifiuti prodotti, l’incremento della raccolta differenziata, un indice di riciclo che ha già superato gli obiettivi del 2025 e dal 2028 l’incenerimento della frazione non riciclabile. Il piano anticipa l'obiettivo europeo del conferimento in discarica al 2030 con 6 anni di anticipo, attribuendo un ruolo del tutto marginale alle discariche, con un flusso di circa 30mila tonnellate. Il piano a regime prevede un uso delle discariche al 7%, minore della soglia europea del 10%. C'è una riduzione consistente dei conferimenti in discarica dei rifiuti. In fase di Vas sono state assunte osservazioni da parte di 44 stakeholder, tra cui quella che chiede l’uso nella fase transitoria dell’inceneritore di Terni e dei cementifici. Il rapporto esamina 3 scenari ed è stato scelto quello con la performance economica e ambientale migliore, con minore utilizzo delle discariche. Il Piano prevede la chiusura della discarica di Borgogiglione, visto che solo Le Crete e Belladanza hanno impianti per il trattamento dei rifiuti. Il piano si basa sul principio dell'autosufficienza e della prossimità. Il piano prevede una fase transitoria per le procedure amministrative e per la realizzazione dell’inceneritore. La discarica rimarrà un elemento assolutamente marginale. Il piano non esclude nella fase transitoria possibili alternative al conferimento in discarica dei rifiuti, anche prima dell’entrata in vigore dell’inceneritore. Sono ipotesi che vanno sottoposte a verifica tecnica. Ma anche questa ipotesi non fa venir meno la possibilità di riprofilatura delle discariche per scongiurare una fase emergenziale. Siamo aperti anche a valutare altre ipotesi. Al momento non la escludiamo ma non la riteniamo cosa acquisita”.

Nella sua replica Fora ha detto che “con l’ampliamento del conferimento in discarica gli obiettivi europei non vengono raggiunti. E neanche il principio di prossimità, visto che le due discariche sono a Città di Castello e a Orvieto. Le alternative in fase transitoria vanno valutate in maniera veloce. In fase transitoria è preferibile portare i rifiuti fuori regione e termovalorizzarli lì. Costa di più ma ha meno impatto ambientale. Invito la Giunta a intervenire in fase transitoria perché l’aumento del conferimento in discarica non può essere la soluzione”. DMB/

 

Ultimo aggiornamento: 18/10/2022