QT - “COORDINAMENTO DELLA REGIONE SULL’ATTUAZIONE DELLA MISSIONE 5 DEL PNRR IN UMBRIA” - A FORA (PATTO CIVICO) RISPONDE PRESIDENTE TESEI: “ACCORDO CON ANCI E COORDINAMENTO SU UTILIZZO RISORSE”
11 Gen 2022 14:30
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(Acs) Perugia, 11 gennaio 2022 – Nella parte riservata al Question time della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa, il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico) ha chiesto alla Giunta “se la Regione condivide l’importanza di un coordinamento delle azioni, dei progetti e degli interventi da realizzare in Umbria con le missioni 5 e 6 del Pnrr, se intende svolgere questo ruolo di coordinamento in maniera partecipativa con le autorità locali, i comuni e le rappresentanze del Terzo Settore ed eventualmente quali strumenti, metodi e percorsi intende attivare al fine di perseguir nel migliore dei modi tale obiettivo”.
Illustrando l’atto in Aula Fora ha spiegato che “la missione 5 del Pnrr ‘Inclusione e coesione’ è particolarmente delicata, anche per il ruolo attivo delle Regioni. Per l’Umbria sono assegnati 17 milioni di euro circa. Stesso discorso per la missione 6 ‘Sanità’, in particolare sulla misura ‘Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale’ volta a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. La progettazione e realizzazione dei progetti finanziati con fondi Pnrr da parte degli enti locali e dei 12 ambiti sociali non può non vedere un ruolo di regia e coordinamento da parte della Regione Umbria. È evidente la stretta connessione che intercorre fra l’ambito sociale e quello organizzativo sanitario che vede protagonista la Regione. Ma anche l’incidenza e il necessario coordinamento e pianificazione omogenea fra la programmazione regionale nel campo del welfare e della sanità e le opere e azioni che saranno finanziate dal Pnrr nazionale. Va assolutamente evitato che i singoli comuni e ambiti sociali pongano in essere progetti non coerenti con l’interesse generale della comunità umbra e non inquadrati all’interno di una visione complessiva dello sviluppo sociale e della programmazione socio-sanitaria umbra e che dunque occorre evitare ‘lotte di campanile’ e iniziative fra loro contrastanti in ambito regionale. Il ruolo di coordinamento che deve vedere la Regione protagonista, potrà essere esercitato solo muovendo da un’intelligente opera di partecipazione e condivisione delle scelte progettuali e di visione che muovano dall’ascolto dei bisogni del territorio, con i Sindaci in prima linea”.
La presidente Donatella Tesei ha risposto che “parlando dell’attuazione del Pnrr si fa informazione, quindi questa è una opportunità per spiegare ancora meglio cosa sta facendo la Regione in materia di utilizzo ‘buono’ di queste risorse, che rappresentano una misura di debito ma a vantaggio della comunità. Contesto l’affermazione contenuta nell’atto che definisce il Pnrr dell’Umbria ‘pur meritevole ma che serve a poco o nulla’: ricordo che il governo regionale si è già assicurato 1,5 miliardi di risorse del Pnrr, l’1 per cento del Pil nazionale. Se leggiamo il Pnrr ci sono opere finanziate dal governo, non è una magia o un fatto incidentale ma si tratta di capacità di negoziazione, lavoro di interlocuzione coi ministeri, negoziazione in panorama più ampio dei confini regionali. Nel Pnrr ci sono risposte su assegnazione di risorse per 106 milioni per realizzare la sanità territoriale e digitale, siamo pronti a dargli concretezza. Stiamo iniziando a condividerlo coi territori, da fine febbraio il lavoro sarà noto. Su Pnrr sanità siamo tra le regioni più organizzate. Per quanto riguarda il coordinamento con i Comuni c’è un accordo con Anci che ci ha chiesto un appoggio che saremo ben lieti di fornire, già sono atti concreti, come chiede Fora. Ci sono 17 milioni per il sociale e il 17 dicembre scorso il governo ha inviato un piano operativo subito notificato ai sindaci, alle zone sociali e all’Anci. Invito a un confronto su di esso. Ci sono misure nella governance del Piano nazionale indirizzate direttamente ai comuni. Ce ne sono alcuni meno organizzati e vorremmo dare a tutti le possibilità di utilizzare le risorse all’interno della strategia regionale, su questo ci sarà un coordinamento. Il richiamo al sociale è giusto, con tassi di povertà assoluta alti, una popolazione fra le più anziane e molti disabili. L’intervento sociale deve diventare la caratterizzazione del nostro mandato, siamo assolutamente disponibili a parlarne con tutte le parti e con il Terzo settore, visto il ruolo importante che svolge”.
Nella replica conclusiva, Fora ha voluto evidenziare l’intento di operare sulla missione 5, “un segmento su cui cogliere l’opportunità di evitare la ripartizione in briciole o non programmata dentro un quadro di interventi regionali. Ben venga il protocollo con Anci, si potenzi una struttura organizzativa, oggi fragile, e si apra una fase di programmazione partecipata e strutturale, si avvii un cantiere di partecipazione vera in cui condividere le priorità su cui si deciderà di spendere 17 milioni di euro, dando a tutti le stesse opportunità. Dal come verranno spese, dipenderà la vita sociale nei prossimi anni”. PG