QT 7 - “Piastre logistiche di Città di Castello e Foligno, sollecito a provvedere alla richiesta dei territori”

Interrogazione di Enrico Melasecche e Donatella Tesei (Lega), l’assessore Francesco De Rebotti risponde: “Su Foligno pende un recente ricorso in Corte d’Appello. L’ampliamento di Città di Castello sarebbe positivo, è in corso istruttoria tecnica approfondita per verificarne fattibilità”

Data:

20 Mag 2025 13:21

Tempo di lettura:

3 minuti, 13 secondi

(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata “Piastra logistica di Città di Castello e Foligno, sollecito a provvedere alla richiesta dei territori” presentata dai consiglieri Enrico Melasecche e Donatella Tesei (Lega).

Illustrando l’atto ispettivo, Melasecche ha spiegato che “la Piastra logistica Foligno ha visto purtroppo bloccata la sua realizzazione da parte delle pregresse amministrazioni di sinistra a causa di errori di valutazione nella gestione tecnica dell’area a suo tempo individuata, rivelatasi poi inidonea dal punto di vista geologico, con un contenzioso in atto con le imprese vincitrici dell’appalto che reclamavano i danni per l’impossibilità di eseguire l’opera già appaltata; è demandata all’attuale Giunta la valutazione se insistere, in collaborazione con il Comune di Foligno, nella eventuale individuazione di altra area per utilizzare i finanziamenti residui ancora disponibili per circa 4 milioni fra quelli relativi al terremoto del 1997, eventualmente rivedendo il progetto, reperendo quelli mancanti, oppure utilizzandoli per altra opera pubblica a favore di quel Comune. 

La piastra logistica di Città di Castello è perfettamente inserita in un sistema stradale in forte evoluzione. L’opera è costata ben oltre 20 milioni di euro, per il 50% con fondi dell’allora Cipe, mentre la parte rimanente è stata finanziata con fondi a disposizione della Regione. Essa si estende su 8.500 mq con una superficie coperta di 6.000 mq, oltre alle opere stradali che hanno reso possibile realizzare un importante svincolo strategico. Nella realizzazione del progetto esecutivo sono state previste anche le aree per un potenziale ampliamento di servizi, quali il magazzino del centro autotrasporto, l’officina, il distributore carburanti con potenzialità anche ambientalmente interessanti come il possibile utilizzo del biometano prodotto dalla confinante azienda agraria, l’auto lavaggio e servizi vari per i camionisti ed il personale dell’area industriale circostante. Il bando è stato volutamente impostato, dall’input strategico dell’assessorato, su una logica di sviluppo perché prevede la possibilità per l’impresa che gestisce l’infrastruttura di investire risorse proprie per ampliare le superfici coperte ed ottimizzare nel complesso la struttura, razionalizzando la logistica di quegli operatori che intendono raccogliere le non facili sfide imprenditoriali degli anni che viviamo. Il gestore della Piastra logistica ha chiesto di essere autorizzato ad investire ulteriori risorse per ampliare quel complesso, prorogando di alcuni anni la convenzione in modo da consentire la copertura dei maggiori costi. L’accoglimento di tale proposta rientra perfettamente nello spirito di quell’opera perché ne favorisce il ruolo di catalizzatore della competitività delle imprese particolarmente attive nell’Alta Valle del Tevere, che possono in questo modo giovarsi di una logistica di territorio specializzata e all’avanguardia, riducendo i costi di un servizio gestito da un operatore già esperto e valorizza un bene di proprietà della Regione grazie ad investimenti privati. Chiedo quindi di sapere: entro quali tempi la Giunta intende proseguire l’iter seguito dal precedente Esecutivo regionale; quali azioni che Giunta vuole adottare al fine della ulteriore valorizzazione della logistica nell'Alta Valle del Tevere in modo da concludere positivamente il confronto, iniziato circa nove mesi fa, interrotto dalla fase elettorale in poi e non più ripreso”.

L’assessore Francesco De Rebotti ha risposto che “per quanto riguarda Foligno c’è stato un recente ricorso in Corte d’Appello contro la Regione e il Ministero. Rispetto a Città di Castello, il gestore della Piastra ha un contratto per 9 anni, eventualmente rinnovabili. A settembre 2024 il gestore ha presentato un richiesta di valorizzazione e potenziamento della struttura, con un investimento di 2,8 milioni ed una conseguente proroga della concessione. C’è stato un primo incontro da cui è scaturita una nuova proposta, ora oggetto di approfondita valutazione giuridica, economica e urbanistica, L’assessorato ha già previsto un incontro con il proponente per acquisire ulteriori elementi conoscitivi, anche per agevolare un procedura tecnica rapida e trasparente. Siamo in attesa della ultimazione dei lavori sulla Piattaforma Terni-Narni, che però è stata creata in una condizione economica molto diversa da quella attuale”. 

Enrico Melasecche si è detto “parzialmente soddisfatto. L’intento è quello che ha animato la precedente Giunta, ossia di agevolare investimenti privati che valorizzino un patrimonio pubblico. Conto in un interessamento personale dell’assessore per velocizzare le procedure di verifica su Città di Castello, evitando che l’imprenditore rinunci all’investimento”. MP 

Ultimo aggiornamento: 27/05/2025