QT 7 “Gestione dei corpi idrici gravati da uso civico a Sant'Anatolia di Narco ”

Interrogazione di Thomas De Luca (M5S), l’assessore Roberto Morroni risponde: “La tariffa dell’acqua ha diverse componenti. Non siamo a conoscenza di situazioni analoghe e la Regione non deve prendere alcun provvedimento”

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28 Feb 2023 13:37

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(Acs) Perugia, 28 febbraio 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata “Gestione dei corpi idrici gravati da uso civico afferenti al comune di Sant'Anatolia di Narco nell'interesse della collettività titolare”, presentata dal consigliere Thomas De Luca (M5S).

Illustrando l’atto ispettivo in Aula, De Luca ha chiesto “se e come la Regione Umbria intenda recepire quanto stabilito con sentenza del Commissario Regionale per la Liquidazione degli usi civici per le Regioni Lazio, Umbria e Toscana n. 02/2021 del 20.1.2021 (confermata in appello dalla Corte d’Appello di Roma - Sezione specializzata Usi Civici) che accogliendo il ricorso dei proponenti stabilisce che i corpi idrici, anche sotterranei, appartengono al patrimonio civico dei naturali di Sant’Anatolia di Narco. Se con ciò si intenda, come richiesto, disporre quanto di propria competenza nei confronti dell’ente gestore del Servizio Idrico al fine di coordinare tutte le azioni volte a garantire l’interesse della collettività titolare dell’uso civico, ivi compreso un nuovo piano tariffario adeguato al caso di specie. Alcuni residenti nel Comune di Sant'Anatolia di Narco, nel 2018, hanno presentato un esposto al Commissario per la Liquidazione degli Usi Civici per le Regioni Lazio, Umbria e Toscana, denunciando che le acque delle sorgenti insistenti nel territorio comunale su terreni gravati da usi civici erano state illegittimamente date in concessione a soggetti terzi, per poi rivendere l'acqua agli utenti. Veniva richiesto di verificare la legittimità e regolarità giuridica del fatto che una società per azioni gestisse e rivendesse agli utenti acqua derivata da sorgenti che nascono ed insistono su territori soggetti ad uso civico. Gli esponenti richiedevano altresì di disporre ogni altro provvedimento utile ed efficace in favore della collettività titolare dell’uso civico, chiedendo che la fatturazione futura delle forniture in esame rispetti un piano tariffario adeguato e differenziato in favore della collettività titolare dell’uso civico, e infine di condannare le resistenti a corrispondere in favore degli utenti cittadini di Sant'Anatolia di Narco un’indennità commisurata alle somme illegittimamente incassate negli anni 2002 e successivi. Veniva lamentato l’aumento ingiustificato dei costi dell’acqua passati da 15,49 euro su base semestrale a 120 euro, con un aumento di quasi il 900%. A seguito di tale esposto il Commissario aggiunto per la liquidazione degli usi civici per le Regioni Lazio, Umbria e Toscana ha citato in giudizio il Comune di Sant'Anatolia di Narco, la Regione Umbria, Auri e Vus. La sentenza del Commissario regionale per la liquidazione degli usi civici n. 02/2021 del 20.1.2021 ha accolto il ricorso dei ricorrenti cittadini di Sant'Anatolia di Narco, dichiarando che i corpi idrici oggetto appartengono al patrimonio civico dei naturali di Sant’Anatolia di Narco. Essa ha una portata rilevante e coinvolge ulteriori ambiti territoriali da quello oggetto del presente atto, in cui da una moltitudine di anni sussistono controversie in merito all’utilizzo e alle concessioni relative alle risorse gravate da uso civico”.

L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “il Comune di Sant’Anatolia ha spiegato che le opere di adduzione vennero costruite all’inizio del ‘900. Nel 2021 il Commissario aggiunto ha dichiarato che quei corpi idrici appartengono al patrimonio dei naturali di quel Comune, senza altro indicare. La Corte di appello ha poi confermato la sentenza del Commissario per gli usi civici, che però poi non ha chiarito la regolarità della situazione e non ha adottato provvedimenti conseguenti. Non ci sono dunque atti che la Regione deve adottare. La determinazione delle tariffe spettano all’Auri e sono sottoposte ad Arera. La tariffa idrica ha diverse componenti ed è calcolata principalmente tenendo conto degli investimenti effettuati, della attività di gestione e manutenzione e non della mera vendita della materia prima acqua. Non siamo a conoscenza di situazioni analoghe. Nel caso della sorgente di Sant’Anatolia, essa rappresenta peraltro una componente minoritaria della risorsa introdotta in rete”.

Thomas De Luca si è detto “in totale disaccordo con la risposta. Se c’è una sentenza che sancisce che quei terreni sono di proprietà di qualcun altro, a cui sono stati sottratti illegittimamente, non servono ulteriori pronunciamenti per il loro affidamento. Se è vero che la tariffa è composta anche dai costi di gestione, l’acqua non può essere sottratta e poi rivenduta ad un prezzo maggiorato”. MP/

 

Ultimo aggiornamento: 28/02/2023