QT 5 - “Tutelare i lavoratori dell’ex sito Tagina di Gualdo Tadino”
A Simona Meloni (Pd) ha risposto l’assessore Fioroni: “necessario richiedere al Ministero la revisione dell’accordo di programma e la proroga di altri 12 mesi per la cassa integrazione”
20 Feb 2024 12:27
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(Acs) Perugia, 20 febbraio 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata (question time) presentata da Simona Meloni (capogruppo Pd) - ma illustrata dal collega Michele Bettarelli - relativa ai “progetti inerenti dell’ex sito Tagina”.
Illustrando l’atto in Aula, Bettarelli ha detto che “siamo preoccupati per l'ex Tagina, oggi Saxa Srl di Gualdo Tadino, ferma da circa due anni per il caro energia e ora alle prese con l’avvio tormentato di una nuova stagione. Entro l’estate dovrebbe subentrare un nuovo socio per riavviare la produzione ma, nel frattempo, i lavoratori rischiano di rimanere senza alcun ammortizzatore sociale, ad oggi in scadenza il prossimo 13 marzo. Per questo chiediamo alla Giunta se siano previsti ulteriori strumenti di sostegno per i lavoratori fino alla effettiva riapertura della fabbrica che, inevitabilmente avverrà in un periodo successivo all’estate; e se, attraverso l’interlocuzione con il Ministero, ci siano altri imprenditori del settore che possano intervenire per risollevare le sorti dell’azienda e soprattutto favorire la ripresa dell’attività produttiva. La ex Tagina Ceramiche è stata rilevata nel 2018 da Saxa Gress Srl, attiva nella produzione di ceramica green e con altri due stabilimenti ad Anagni e Roccasecca. In tutti gli stabilimenti la produzione è ferma da due anni a causa dell'impennata dei prezzi dell’energia. Negli anni sono stati centinaia i lavoratori impiegati. Ad oggi sono 100, in cassa integrazione da luglio 2022 con un provvedimento scaduto il 31 dicembre scorso. In un incontro lo scorso 17 gennaio al Ministero delle Imprese, è stato deciso di prorogare la cassa per altri mesi, fino al 13 marzo 2024. Una boccata di ossigeno in attesa del prossimo incontro, tra febbraio e marzo, durante il quale l’azienda dovrebbe presentare un nuovo piano industriale in cui far entrare anche un nuovo investitore con una dotazione di circa 60 milioni di euro. L’azienda, dopo il no al progetto del termovalorizzatore, ha ribadito anche l’intenzione di mettere in funzione il biodigestore. In questo quadro complessivo c’è la preoccupazione del sindacato, in ansia per questa situazione di precarietà e di stallo, nell’attesa di un partner esterno che porti con sé la liquidità necessaria per far ripartire la produzione. Ecco dunque la necessità di un ammortizzatore sociale che copra i lavoratori dal 13 marzo fino alla ripresa della produzione, che non avverrà realisticamente prima della fine dell’estate. Allo stesso tempo servono anche azioni di rilancio che non siano solo di cassa integrazione, considerando che il settore della ceramica vive una difficoltà propria legata ad un mercato internazionale attualmente in recessione. Serve un passo concreto nella direzione dei lavoratori e della tutela del territorio”.
L’assessore Michele Fioroni ha risposto che “è stata attivata la task force regionale sulle crisi d’impresa. La Sax ha ottenuto gli ammortizzatori sociali per 115 lavoratori grazie all’intervento della Regione, che è riuscita ad ottenere anche la convocazione del tavolo di crisi ministeriale. A gennaio il tavolo è stato convocato e l’azienda ha annunciato un cronoprogramma che prevede la ripartenza di un solo forno a Gualdo Tadino. Ci sarebbe una manifestazione di interesse con un intervento previsto di 60 milioni. Durante la procedura presentata da Bioenergia Gualdo si è tenuta una conferenza dei servizi sul biodigestore, durante la quale però sono emerse varie criticità. Rispetto agli ammortizzatori sociali, che termineranno a fine marzo, crediamo sia necessario chiedere altri 12 mesi di proroga per la cassa integrazione. L’azienda ci ha chiesto di poter chiedere la cassa integrazione per crisi aziendale. Un percorso da verificare con il ministero, anche se abbiamo delle perplessità sulla percorribilità di questa strada. Ci faremo interpreti presso il ministero di questa richiesta anche se la proroga con revisione dell’accordo di programma appare la soluzione più agevole”. MP/