QT 5 – “Rifinanziamento delle misure di sostegno all’affitto per i nuclei familiari indigenti”

A Simona Meloni (Pd), risponde assessore Melasecche: “In sede di riunioni del coordinamento tecnico delle Regioni è stata avanzata, a più riprese, anche da parte degli uffici della Regione Umbria, la richiesta di rifinanziamento di entrambi i fondi. Nel frattempo stiamo affrontando, con i sindacati, tutto il tema della morosità colpevole ed incolpevole”

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23 Gen 2024 13:15

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(Acs) Perugia, 23 gennaio 2024 – Nel corso del Question time odierno, la capogruppo del Partito democratico Simona Meloni ha interrogato la Giunta per sapere “se intende e in quali tempi sollecitare il Governo centrale, come già fatto per altro da altre regioni, affinché vengano rifinanziate le principali misure di sostegno all’affitto per i nuclei familiari indigenti, a partire dal Fondo sociale per l’affitto e dal Fondo per la morosità incolpevole, essendosi rivelate nel corso degli anni strumenti efficaci nel rispondere al disagio abitativo di una fetta sempre più rilevante di popolazione”.


Illustrando l’atto in Aula, Meloni ha specificato di essere “a conoscenza dello sforzo messo in campo dalla Giunta per incrementare il fondo per le morosità degli affitti. Il Governo centrale ha scelto di non rifinanziare il Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e il Fondo per la morosità incolpevole. Tale scelta è un atto gravissimo perché di fatto azzera le politiche della casa in un momento storico di crescita della povertà, in cui invece andrebbero rafforzate ampliate, andando a intercettare nuovi bisogni, come quelli dei nuclei sfrattati, degli studenti, delle giovani coppie, dei lavoratori poveri. I Comuni dovranno così far fronte alle richieste con risorse proprie togliendole da altre voci di spesa sociale, come impone il pareggio di bilancio imposto dall’Unione Europea, inserito nella Costituzione italiana e trasformato in ‘patto di stabilità’ per le Amministrazioni comunali. Al taglio al Fondo nazionale stabilito dal Governo Meloni, ne è conseguito un aumento del numero degli sfratti: ci sono infatti oltre 500 famiglie solo a Perugia, che rischiano di perdere la casa a causa delle morosità accumulate per oneri condominiali non sostenibili e il fenomeno sta raggiungendo livelli altissimi in tutta l’ Umbria. Durante la pandemia – ha ricordato la capogruppo PD - il Governo ha assegnato alla Regione Umbria, per il 2022, un finanziamento di euro 5 milioni 866mila 877 euro (D.M. 218/2022) a cui si sono sommati euro 327mila 812 (quali avanzo di amministrazione da risorse ministeriali) per un totale di euro 6 milioni 194mila 689 ripartite successivamente tra i comuni, per l’assegnazione di contributi ad integrazione dei canoni di affitto, per l’annualità 2022; dai dati acquisiti dai Comuni emerge che il fabbisogno regionale ammonta a circa euro 9 milioni 205mila 770. In data 10 Ottobre scorso ho presentato in Aula una mozione nella quale chiedevo alla Giunta regionale un impegno nei confronti del Governo affinché venisse garantito il rifinanziamento delle principali misure di sostegno all’affitto per i nuclei familiari indigenti. In quell’occasione è stato richiesto dalla maggioranza il rinvio dell’atto in Commissione, in tempi brevi, per poter effettuare degli approfondimenti. Alla data odierna l’atto non è stato ancora iscritto all’ordine del giorno della Commissione”.


L’assessore Melasecche ha risposto che: “Per quanto riguarda il 2020 – 2021 e 2022 il finanziamento ‘fondo affitto’ ha utilizzato ben 15 milioni 300mila euro che aggiunti ad 1 milione 885mila delle risorse comunali del fondo morosi incolpevoli ha prodotto nei tre anni un finanziamento di 17 milioni 207mila euro. C’è tuttavia un fabbisogno scoperto di 3 milioni 580mila euro rispetto ai 20 milioni 787mila del fabbisogno complessivo. L’articolo 14 della legge regionale 23/2003 prevede, quale misura di sostegno al reddito dei nuclei familiari in affitto, la concessione di contributi pubblici per concorrere al pagamento dei canoni di locazione che incidono in misura rilevante sul reddito familiare dei conduttori. Tali contributi provengono sia dal fondo nazionale per l’affitto, che dal fondo inquilini morosi incolpevoli. Entrambe le misure sono state attivate dalla Giunta regionale per far fronte al disagio abitativo delle famiglie in affitto che si è notevolmente inasprito a partire dal 2020, anche a seguito dell’emergenza pandemica. Questi i provvedimenti regionali - Fondo nazionale per l’affitto: l’articolo 11 della legge nazionale 131/1998 ha istituito presso il Mit il fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione finalizzato a sostenere economicamente i nuclei familiari che corrispondono canoni di locazioni eccessivamente onerosi rispetto al reddito percepito. Il fondo è stato finanziato fino all’anno 2015 per poi subire una battuta d’arresto per quattro anni. Nel corso del 2020 il fondo è stato nuovamente rifinanziato per contrastare gli effetti economici del Covid. Sempre nel 2020 la Giunta regionale ha approvato tre provvedimenti destinati alla concessione del contributo attraverso due apposite delibere di Giunta: 2 milioni 677mila euro (maggio) e l’altra con 3 milioni circa (novembre). Dall’anno 2020 decreti ministeriali hanno previsto l’utilizzo del fondo morosi incolpevoli in forma coordinata con il fondo affitti. Nel 2021 il decreto del Ministero Infrastrutture ha assegnato alla Regione dell’Umbria risorse per 4 milioni 189mila euro e con delibera di Giunta del 15 settembre sono state ripartite a favore dei comuni umbri. Nel 2022 sono stati stanziati oltre 6 milioni di euro e ripartiti tra i comuni. Rispetto invece alla concessione di contributi per inquilini morosi incolpevoli è stato istituito presso il Ministero Infrastrutture un fondo e successivamente alla stipula del contratto di locazione, questi si sono trovati in una condizione di impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a causa della perdita o di una consistente riduzione della capacità reddituale. La Giunta regionale ha effettuato due ripartizioni: nel 2020 - 670mila euro e nel 2021 - 727mila euro. Tali ripartizioni hanno riguardato, per l’anno 2019-2020 i Comuni ad alta tensione abitativa: Amelia, Città di Castello, Corciano, Foligno, Gubbio, Narni, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni, Todi e Umbertide. In sede di riunioni del coordinamento tecnico delle Regioni è stata avanzata, a più riprese, anche da parte degli uffici della Regione Umbria la richiesta di rifinanziamento di entrambi i fondi. Noi stiamo insistendo e ci siamo pronunciati in quella sede, abbiamo predisposto una nota formale di richiesta al Governo ed i risultati attesi sono di sostegno alle fragilità, efficientamento delle misure, migliore efficacia delle politiche. Siamo fiduciosi che il Governo possa rifinanziare a breve l’iniziativa e rispondere alle esigenze manifestate dall’Umbria, ma anche da altre regioni. Nel frattempo stiamo affrontando, con i sindacati, tutto il tema della morosità colpevole ed incolpevole perché purtroppo il dilagare di quella incolpevole porta anche ad incrementare quella colpevole. Ai Comuni chiediamo di intervenire verificando le situazioni reddituali e soprattutto l’utilizzo degli appartamenti, perché più ne riusciamo a recuperare, inutilizzati o subaffittati, più riusciamo a dare risposte alle centinaia di famiglie che attendono un appartamento in assegnazione”.


Nella replica, Simona Meloni ha definito “importante il passo in avanti con la conciliazione con i sindacati. Ora non ci resta che attendere i frutti della sua continua interlocuzione con il Governo auspicando che ci sia grande sensibilità in tutti i livelli istituzionali. Continueremo comunque a monitorare la situazione”. AS 

Ultimo aggiornamento: 24/01/2024