QT 4 - “Quali iniziative a tutela della categoria dei venditori ambulanti umbri”
I consiglieri Stefano Pastorelli (primo firmatario) e Paola Fioroni (Lega) interrogano, l’assessore Michele Fioroni risponde: “Stiamo chiedendo la modifica della legge sulla concorrenza e il ritorno all’accordo del 2012”
16 Gen 2024 11:52
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(Acs) Perugia, 16 gennaio 2024 - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Stefano Pastorelli (primo firmatario) e Paola Fioroni (Lega) con cui hanno chiesto di “sapere se siano state poste in essere iniziative, o vengano previsti interventi specifici presso il Governo centrale, in linea con la posizione storica della Lega e in accordo con le dichiarazioni del ministro Salvini, volti a difendere e tutelare gli interessi della categoria economica degli ambulanti”.
Illustrando l’atto in Aula, Pastorelli ha chiesto anche di “ricevere chiarimenti in merito all’azione o alle eventuali misure previste a sostegno di questi lavoratori, con particolare riferimento alla possibili ripercussioni ed alle sfide che questa situazione potrebbe comportare per gli ambulanti. Ma anche conoscere se siano state poste in essere misure volte a garantire una tutela occupazionale della categoria. Gli ambulanti costituiscono un pilastro essenziale dell'economia regionale, contribuendo in modo rilevante al tessuto socio-economico della nostra comunità. Considerato il recente dibattito riguardante le questioni legate alle concessioni balneari e la potenziale ripercussione su categorie lavorative affini, quale quella dei venditori ambulanti, e tenuto conto della storica posizione della Lega in merito alla direttiva Bolkestein, che con la sua applicazione, unitamente alle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, determinano un impatto sulle attività degli ambulanti, si chiede attraverso quali iniziative si intende tutelare la categoria”.
L’assessore Michele Fioroni ha risposto che “la Regione sta cercando di tutelare e difendere gli interessi delle categorie coinvolte e degli investimenti fatti. Per questo nella conferenza Stato Regioni abbiamo chiesto lo stralcio dell’articolo 11 della legge sulla concorrenza del 2023 e di recuperare l’intesa del 2012. Anche nei tavoli tecnici sulla legge del 2023 abbiamo chiesto abbiamo sollevato dubbi sulle modalità di rinnovo delle concessioni e sulle tempistiche contenute nella nuova legge sulla concorrenza e in particolare sull’articolo 11 che contiene disposizioni per l’assegnazione delle aree pubbliche. La priorità deve essere quella di garantire certezza giuridica in termini di durata e pratica delle concessioni, senza ledere la concorrenza. In pratica quello che era previsto nell’accordo del 2012 che dava una durata tale da garantire il recupero degli investimenti. Adesso invece c’è incertezza e quindi nessuno sta facendo più investimenti per mancanza di tempo per gli ammortamenti. E nell'accordo del 2012 veniva tenuta in debita considerazione l’esperienza acquisita. Per quanto riguarda le modalità per eventuali problemi occupazionali ci potrebbe essere il programma Gol, una misura di politiche attive per finalizzare al massimo l'inserimento lavorativo. Ma la priorità ora è recuperare l’intesa del 2012 passando per l’abrogazione dell’articolo 11 del decreto concorrenza”.
Nella sua replica Pastorelli si è detto “soddisfatto della risposta dell’Assessore e dell’azione messa in campo dalla Regione per arginare una direttiva idiota e per il tentativo di non arrecare danni agli operatori economici. Questa incertezza sta fruttando uno stallo sugli investimenti economici che è fonte di preoccupazione per la nostra economia regionale”. DMB/