QT 2 - “Gravissima crisi idrica del lago Trasimeno: carenze della Giunta regionale”
A Melasecche (Lega) risponde l’assessore Meloni: “Nei nostri 8 mesi di amministrazione abbiamo dedicato al lago Trasimeno almeno due ore al giorno. Stiamo agendo dove gli altri hanno soltanto discusso”
11 Set 2025 12:57
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(Acs) Perugia, 11 settembre 2025 - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata relativa alla “Gravissima crisi idrica del lago Trasimeno: paralisi imminente del servizio di navigazione, carenze gestionali della Giunta regionale e inadeguatezza negoziale nei rapporti con la Regione Toscana per l'utilizzo del surplus idrico della diga di Montedoglio”, presentata dal consigliere Enrico Melasecche (Lega).
Con il suo atto ispettivo, Melasecche ha chiesto alla Giunta di conoscere “quali provvedimenti concreti, materiali e immediati, l’Amministrazione regionale intenda adottare per ripristinare condizioni minime di operatività e sicurezza per i passeggeri e per il personale di bordo, le cui condizioni di lavoro sono ormai divenute insostenibili. Ma anche in che modo la Presidente Proietti e gli assessori intendano garantire, negli accordi attuali e futuri, che la gestione della risorsa idrica di Montedoglio avvenga nel pieno rispetto della competenza nazionale quale diritto inalienabile dell'Umbria, sotto il controllo dell'Autorità di bacino competente, assicurando che l'acqua destinata al Trasimeno non costituisca strumento di ricatto localistico per ottenere contropartite negoziali. Infine vorremmo sapere quali garanzie intendano fornire per evitare che la negoziazione sulla risorsa idrica di Montedoglio comprometta gli interessi strategici dell'Umbria in ordine a stazione alta velocità, elisoccorso regionale e accordi sanitari interregionali”.
Illustrando la sua interrogazione, Melasecche ha spiegato che “La situazione del lago Trasimeno presenta carattere di criticità senza precedenti nella storia recente. L'abbassamento idrometrico registrato nella prima metà del 2025, seppur ampiamente prevedibile, ha determinato per la prima volta l'interruzione progressiva della navigazione per i natanti di maggiore portata del servizio pubblico, generando un grave pregiudizio alla mobilità di residenti e turisti. Risultano attualmente inoperativi il traghetto ‘Perugia’ e il battello merci ‘Grifone’, mentre il ‘Concordia II' opera in condizioni di estremo rischio per l'integrità strutturale con l'elica che sfiora pericolosamente il fondale, configurando il concreto rischio di avaria se la situazione dovesse proseguire. L'indisponibilità del ‘Grifone’ compromette gravemente la sicurezza di Isola Maggiore, tenendo conto che i vigili del fuoco l'hanno dovuto utilizzare per l'incendio verificatosi lo scorso anno. La quasi totalità della flotta naviga al limite del blocco operativo, in particolare verso l'isola Polvese, con conseguenze economiche e reputazionali gravi per l'intero comparto turistico regionale. A Isola Maggiore le darsene versano in condizioni critiche con insufficiente livello idrico, impedendo l'accesso alle imbarcazioni private, mezzo indispensabile per i residenti e operatori commerciali. Le operazioni di asportazione della alghe, mediante taglierino, risultano incomplete, mantenendo in acqua e sulle rive percentuali significative di materiale organico in putrefazione con conseguente degrado maleodorante, che allontana definitivamente turisti e aggrava i problemi ambientali. A suo tempo all'Unione dei Comuni la Giunta regionale aveva assegnato cifre di una certa rilevanza, anche 3 milioni di euro, per operazioni di dragaggio a cui non si è mai dato seguito in maniera concreta. Gli ultimi interventi fatti di corsa dopo che avevo sollevato il problema, per quanto ci consta, hanno portato a nessun miglioramento ed è per questo che faremo un accesso agli atti per verificare come sono state spese quelle cifre. La nostra precedente Amministrazione aveva conferito all’Università di Perugia l'incarico di approfondire la compatibilità chimico-ittica delle acque di Montedoglio e ad oggi, ad oltre un mese, ma non si conoscono i risultati di quell'indagine. Tenendo conto quindi di tutta questa situazione, occorre accelerare al massimo l'operazione di trasferimento delle acque dalla diga di Montedoglio è non trattare la questione sotto ricatto con la Regione Toscana annullando l'enorme lavoro fatto precedentemente per quanto riguarda la stazione Medio Etruria. L’acqua di Montedoglio non è della Toscana, è dell’Italia. La diga è stata realizzata anche con soldi dei contribuenti umbri . Per cui occorre una risposta chiara con la schiena diritta dell’Umbria”.
L’assessore Simona Meloni ha risposto che: “In questa interrogazione vengono usate parole molto pesanti e fuori luogo verso la Giunta e verso l’Unione dei Comuni. Il lago Trasimeno è in crisi dal 2001 e non è vero che quest'anno ha toccato la punta massima. Nel 2003 c'è stato il punto massimo di livello idrometrico del Lago Trasimeno. Credo che questa sia una responsabilità congiunta, che le forze politiche che si sono avvicendate debbano condividere. Nell’interrogazione vengono mischiate le pere con le mele. Noi la schiena diritta l’abbiamo. La Medio Etruria non è che dipende dalla Regione Umbria perché ci sono 10 milioni di euro stanziati dal ministro Salvini. Essendo la Medio Etruria in Toscana sono di competenza del presidente Gianni o chi arriverà dopo di lui. Il problema della ridotta profondità dei fondali del lago non è una novità emersa in questi otto mesi del nostro governo regionale. Gli interventi di dragaggio sono fermi da circa 15-20 anni a causa di una normativa obsoleta. Le sue preoccupazioni rispetto alla possibile interruzione della navigazione pubblica San Feliciano-Isola Polvese durante il mese di agosto e quindi in concomitanza del ferragosto non hanno trovato compimento. Abbiamo dato luogo a 5 ordinanze attraverso l’ispettorato di porto dell’Unione dei Comuni. Abbiamo utilizzato la somma urgenza. Ogni azione che stiamo facendo è concordata con il commissario Dell'Acqua al quale va il mio ringraziamento per la disponibilità organizzativa e fattiva. Abbiamo predisposto insieme a tutte le associazioni di volontariato, per non interrompere la navigazione, personale all'inizio e alla fine di arrivo e partenza delle rotte di navigazione. Quindi ad oggi non è presente nessun pericolo. Da ultimo abbiamo anche valorizzato quanto segnalato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Perugia lo scorso 5 agosto e provveduto a ricollocare temporaneamente l'imbarcazione ‘Nadir’ in un'altra darsena di San Feliciano, resa nel frattempo fruibile a seguito degli interventi di manutenzione eseguiti recentemente. Rispetto alle risorse di 3.960.000 di euro per il piano operativo ambiente a valore ovviamente sul comparto di fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, con decreto del 16 marzo 2020, il Commissario straordinario per il rischio idrogeologico ha individuato l'Unione dei Comuni del Trasimeno come soggetto attuatore di sei interventi e due interventi della Regione Umbria. Ad oggi abbiamo dovuto fare una rimodulazione perché nonostante la disponibilità dei fondi e l'assegnazione delle responsabilità amministrative fatta dal Commissario, l’atteso avvio dei lavori dei 6 interventi non si è mai concretizzato o comunque gli interventi iniziati non si sono conclusi nei 5 anni precedenti. Nei nostri 8 mesi di amministrazione abbiamo dedicato al lago Trasimeno almeno due ore al giorno. Stiamo agendo dove gli altri hanno soltanto discusso. Abbiamo parallelamente sbloccato l’accordo di Montedoglio e ricordo che il piano stralcio primo risale al 2001. Questa Giunta nel 2025 ha fatto un accordo di programma con la Regione Toscana sull’unico punto riguardante l’adduzione dell’acqua da Montedoglio. Dall’Università abbiamo ricevuto due aggiornamenti sulla compatibilità delle acque e stiamo aspettando i dati definitivi. È chiaro che cercheremo di tutelare la compatibilità delle acque e se ci fossero dei minimi dubbi siamo pronti all’utilizzo di appositi filtri”.
Nella replica, Melasecche ha sottolineato, rivolgendosi all’Assessore che, “come vede, governare è leggermente diverso da criticare. La realtà del lago Trasimeno la conosciamo bene. Lei sa benissimo quali erano le previsioni per il 2025. la nostra precedente Giunta ha dato l'incarico all'Università che dovrebbe in qualche modo accelerare questi studi. Lei non mi ha saputo rispondere sui risultati emersi. I cittadini del Lago e gli umbri vogliono vedere i risultati e non i selfie fatti ogni volta che andate al lago. Annuncio che farò un accesso agli atti per verificare il danaro speso nel corso del mese di agosto e vedere quanti metri cubi di fango sono stati asportati con quella cifra, quanto è costato il costo ad ogni metro cubo quanto è costato, a cosa è servito. Per quanto riguarda la questione Montedoglio, io ho chiesto di conoscere il crono programma senza aver avuto risposta”. AS