QT 10 - “Sospensione del bando regionale per la sostituzione degli impianti termici domestici a biomassa”

Interrogazione di Laura Pernazza (FI), l’assessore Thomas De Luca risponde: “I contributi sono stati sospesi perché quelle risorse andavano destinate solo alla Conca ternana mentre ai Comuni di Terni e Narni sono arrivati 77 finanziamenti a Terni e 33 a Narni, su 2mila interventi finanziati (il 5%)

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20 Mag 2025 14:39

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(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata si Laura Pernazza (FI) “Sospensione del bando regionale per la sostituzione degli impianti termici domestici a biomassa: richiesta di chiarimenti in merito alla continuità dell'intervento e al rifinanziamento per la conca ternana”.

Illustrando l’atto ispettivo, Pernazza ha spiegato che: “nel luglio 2023 la Giunta Tesei ha approvato il bando pubblico per l’erogazione di incentivi, in aggiunta al Conto Termico 2.0, destinati alla sostituzione degli impianti termici domestici alimentati a biomasse più inquinanti con generatori ad alta efficienza e a basse emissioni. Il bando è stato finanziato con 5,5 milioni relativi all’Accordo di programma sottoscritto tra la Regione Umbria e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) a gennaio 2023. La Società 3A – Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria è stata individuata come soggetto in house per la gestione operativa del bando (ricezione domande, verifica, liquidazione contributi, comunicazione con i cittadini, supporto tecnico e rendicontazione finale al Ministero). Secondo quanto segnalato da cittadini e operatori, l’erogazione dei contributi sembrerebbe interrotta a partire da novembre 2024, generando incertezza tra i soggetti beneficiari e potenziali beneficiari, molti dei quali hanno già affrontato spese rilevanti. La Conca Ternana, comprensiva dei Comuni di Terni e Narni, è individuata dal Piano regionale per la qualità dell’aria come una delle aree ambientalmente più complesse della regione, a causa di una combinazione di fattori quali la conformazione morfologica, la presenza storica di insediamenti industriali e un’elevata incidenza di impianti di riscaldamento domestico alimentati a biomassa legnosa e a gasolio, tra le principali fonti di emissioni inquinanti durante la stagione invernale.

Chiedo quindi di sapere: se è stata veramente sospesa, da novembre 2024, l’erogazione dei contributi previsti dal Bando; quali siano le motivazioni alla base dell’eventuale sospensione, e in particolare se questa sia dovuta all’esaurimento delle risorse stanziate (5,5 milioni di euro); se la Regione intenda rifinanziare tale misura nei prossimi esercizi, anche utilizzando fondi residui o nuove assegnazioni statali o europee; se, in tale prospettiva, la Giunta intenda prevedere un canale prioritario o un rafforzamento specifico per la Conca Ternana, considerata la sua complessità ambientale e il ruolo strategico che riveste all’interno del Piano regionale per la qualità dell’aria; se la Giunta regionale intenda garantire la continuità delle attività informative e di supporto tecnico gestite da Parco 3A, anche nella fase successiva al 31 ottobre 2025”.

L’assessore Thomas De Luca ha risposto che: “Oggi possiamo fare luce su una delle pagine più buie del negazionismo ambientale a Terni. Nella passata legislatura la Giunta ha sistematicamente continuato a sostenere che l’inquinamento della Conca fosse attribuibile per l’80% alle emissioni derivanti da stufe, caldaie e caminetti. Una vera fake news. L’accordo di programma a cui si riferisce l’interrogazione riguarda una procedura di infrazione relativa al superamento delle emissioni in atmosfera all’interno della Conca ternana. La giunta Tesei, d’accordo con il Ministero, ha deciso di utilizzare i 5,5 milioni relativi all’Accordo di programma per l’intera regione Umbria. I contributi quindi sono stati sospesi perché quelle risorse andavano destinate solo a un territorio particolare. Di quei 5,5 milioni, ai Comuni di Terni e Narni sono arrivati 77 finanziamenti a Terni e 33 a Narni su 2mila interventi finanziati (il 5%). A Perugia sono stati finanziati 310 interventi. I dati rilevati dalla centrali delle Grazie, nell’area urbana di Terni, rilevano tra il 2019 e il 2024 un aumento della  concentrazione media di inquinanti e degli sforamenti. Se i fondi per quei 2mila interventi fossero stati destinati all'area più critica della Conca, quel 30% di emissioni e polveri effettivamente attribuibile a stufe e caldaie obsolete potevano essere eliminate. Abbiamo chiesto e sollecitato un incontro con il Ministero per rimodulare questi interventi ma non abbiamo avuto risposta”.

Laura Pernazza ha replicato: “Avrei voluto sapere quante erano le domande rimaste in sospeso e quali cifre sono rimaste inevase. Ora che lei è in maggioranza deve occuparsi di risolvere i problemi piuttosto che rinviare alle responsabilità della Giunta precedente”. MP/

Ultimo aggiornamento: 27/05/2025