(Acs) Perugia, 3 febbraio 2016 - “Lo scandalo sui premi dei dirigenti pubblici è tornato tristemente di attualità nel Comune di Foligno, dove la giunta guidata dal Sindaco Mismetti ha distribuito 215mila euro a nove dirigenti come 'premi' nel 2015”. Così la consigliera regionale del M5S, Maria Grazia Carbonari, che ricorda come lo stesso Mismetti abbia definito la polemica “'becera demagogia', volendo precisare che non si trattava di 'premi', ma di una 'componente accessoria del salario per i dirigenti così come per i dipendenti', aggiungendo che “le retribuzioni delle figure dirigenziali del Comune di Foligno sono, in genere, inferiori rispetto a quelle degli altri Comuni della Regione”.
Carbonari sostiene che per quanto riguarda la dirigenza hanno questo problema gran parte dei Comuni umbri, e la stessa Regione, “i cui dirigenti, a fronte di una retribuzione tabellare annua di 43.310,80 euro, hanno ricevuto premi da un minimo di 9.772,22 €, fino a 11.548,99 euro”. Appare a suo giudizio “inopportuno che l’Organismo Indipendente di Valutazione delle performances sia nominato dalla presidente della Giunta. Per questo il M5S proporrà una modifica della norma”.
“In realtà – spiega Carbonari - i dipendenti pubblici possono contare su trattamenti retributivi ben diversi. Ma la stessa replica del sindaco Mismetti è una conferma dell’assoluto scollamento tra la politica e la realtà. Una realtà fatta di disoccupazione, tassazione altissima e servizi pubblici sempre più scadenti, o addirittura assenti. La logica del 'mal comune mezzo gaudio' del sindaco Mismetti appare poi del tutto ingiustificata, ma effettivamente solleva un problema che riguarda i comuni umbri e la stessa Regione, i cui dirigenti, a fronte di una retribuzione tabellare annua di 43.310,80 euro, hanno ricevuto premi da un minimo di 9.772,22 €, fino a 11.548,99 euro. Gli otto direttori e coordinatori regionali – aggiunge - hanno addirittura premi 'variabili' che, casualmente, sono di importo tale da determinare per ogni direttore lo stesso totale annuo lordo. Viene da chiedersi quale sia il presupposto di tali 'premi', dato che sembra siano distribuiti in modo del tutto arbitrario, come mera integrazione delle già alte retribuzioni, piuttosto che come un vero incentivo a realizzare una performance fuori dall’ordinario. Vista la 'qualità' dei servizi pubblici, appare molto dubbio che tutti i dirigenti abbiamo realizzato grandi risultati”.
Secondo la consigliera Carbonari i dubbi circa il raggiungimento di “grandi risultati” da parte dei dirigenti “sono ancora più concreti se si considera che per la Regione Umbria l’Organismo di supporto al controllo strategico (Ocs) è anche Organismo indipendente di valutazione delle performance della Regione Umbria (Oiv), ai sensi dell’articolo 99 della legge regionale '13/2000'. Secondo questa norma l’organo dovrebbe sostituire i servizi di controllo interno ed esercitare, in piena autonomia, le attività di controllo (comma 4 dell’art.14 del decreto legislativo '150/2009'. Vista l’importanza e la delicatezza di questi compiti – sottolinea l'esponente pentastellata -, sorprende che i tre membri che compongono L’Ocs-Oiv della Regione Umbria (seppure non se ne mette in discussione l’autorevolezza) sono nominati mediante decreto del presidente della Giunta regionale. Il suddetto articolo 14 prevede specifici requisiti, ma appare quanto mai inopportuno che l’organo di controllo dell’operato del potere amministrativo regionale (i dirigenti in primis) sia nominato dallo stesso esecutivo regionale. Sarebbe pertanto opportuno – conclude Carbonari - valutare modifiche alla normativa in modo che i componenti dell’Organismo indipendente di valutazione delle performance della Regione Umbria (OIV) siano selezionati da appositi elenchi nazionali, o che si creino delle modalità per selezionarli in modo che siano, effettivamente, anche indipendenti e terzi”. RED/tb