(Acs) Perugia, 23 settembre 2015 - “L'Umbria si sta preparando ad accogliere altri 30 migranti, in obbedienza alle disposizioni del ministro dell'Interno. Altri 30 profughi per lo più eritrei, marocchini e sudanesi, con il seguito che tutto ciò comporta: usufruiranno di agevolazioni e di servizi gratuiti che invece ai nostri concittadini sono negati o a pagamento. Come è nella politica del Governo centrale si utilizzeranno, ancora una volta, due pesi e due misure, in pieno rispetto della 'politica dell'invasione'”. Lo rilevano i consiglieri regionali della Lega Nord Emanuele Fiorini e Valerio Mancini.
“Purtroppo – sottolineano - le favole raccontate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi non producono posti di lavoro, anzi la crisi economica in Umbria è sempre più forte. Nei giorni scorsi la stampa locale ha puntato l'attenzione su 200 famiglie tuderti che vivono in piena emergenza povertà. A tal proposito ci domandiamo se viene attuato lo stesso sforzo economico e la stessa solidarietà nei confronti delle famiglie di Todi e di tutti quei cittadini italiani in difficoltà. La risposta – continuano Fiorini e Mancini - tutti la sanno e nessuno la vuol dire perché è scomoda. Siamo alla follìa, molti Comuni italiani non riescono a garantire i diritti minimi alle fasce deboli a causa dei tagli da Roma che scaricano la spending review sui territori e spesso l'unico pensiero del ministro 'dell'Interno e dell'invasione' Angelino Alfano è quello di non far mancare sussidi alle cooperative che si occupano di accoglienza. Ancora una volta, e non ci stancheremo mai di dirlo, la Lega Nord chiede ed esige un'equa ripartizione delle risorse. Anche le famiglie italiane hanno le loro emergenze: si chiamano disoccupazione e precarietà”. RED/mp