PRIMA COMMISSIONE: AUDIZIONE DEI SINDACATI E DELL'ASSESSORE BARTOLINI SULLA POLIZIA PROVINCIALE

La Prima commissione regionale, presieduta da Andrea Smacchi, ha sentito in audizione i rappresentanti dei sindacati e l'assessore Antonio Bartolini sulla ricollocazione del personale della polizia provinciale. Dai lavori è emerso che esistono ancora problemi per alcuni agenti, ma c'è fiducia di poterli risolvere nei prossimi mesi.

Data:

29 Giu 2016 15:45

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(Acs) Perugia, 29 giugno 2016 – La Prima commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Andrea Smacchi, si è occupata di polizia provinciale con due audizioni che si sono svolte questa mattina: quella dei rappresentanti dei sindacati e quella dell'assessore Antonio Bartolini. Dai lavori è emerso che esistono ancora problemi per la ricollocazione di alcuni agenti della polizia provinciale, ma c'è fiducia di poterli risolvere nei prossimi mesi.

Il presidente Smacchi, nell'introdurre i lavori, ha ricordato che “la Commissione sta seguendo da vicino la questione; queste audizioni arrivano dopo quella dei comandanti del corpo della polizia provinciale di Perugia e Terni (http://goo.gl/8cPbng). L'obiettivo è non disperdere ma valorizzare al meglio un patrimonio di risorse umane, fondamentale nello svolgimento delle funzioni di controllo stradale e ambientale”.

Nella prima audizione i segretari regionali della funzione pubblica di Cgil, Fabrizio Fratini, Cisl, Massimiliano Speranzini e Serena Sargenti, e Uil, Marco Cotone, hanno sottolineato come “nel faticoso processo di riordino delle Province per la legge Del Rio noi registriamo due difficoltà nel tavolo di governance regionale: la polizia provinciale e i centri per l'impiego. Per la polizia provinciale solo l'Umbria e altre tre regioni non sono riuscite a definire una soluzione per tutti i lavoratori. La questione è capire qual è la funzione che la Regione vorrà esercitare in futuro. La Regione si è riappropriata di alcune funzioni importanti come caccia, pesca e lago Trasimeno, dove il servizio prima svolto dalla polizia provinciale deve essere mantenuto. Il problema centrale è che le persone devono seguire le funzioni. Ad oggi a noi risultano ancora 38 unità della polizia provinciale senza ricollocazione. Il negoziato comunque è in corso e noi siamo convinti che si possa addivenire ad una soluzioni in tempi brevi. Altrimenti il rischio è quello di disperdere competenze, e il prezzo lo pagherebbero anche i cittadini”.

Nella seconda audizione l'assessore Antonio Bartolini ha spiegato che “la situazione che ci preoccupa maggiormente è quella dei centri per l'impiego. Per la polizia provinciale ad oggi 25 persone non hanno un posto in Umbria e contiamo di risolve la situazione. Le difficoltà sono dovute all'anomalia della situazione umbra, visto che il personale in esubero nella polizia provinciale a Terni, con 15 dipendenti, è in media con il dato nazionale, mentre Perugia è la Provincia con il numero più alto e molto al di sopra della media italiana con 94 esuberi. Per le 25 persone ancora rimaste abbiamo aperto un tavolo a Roma e il ministero ci ha chiesto di fare una verifica sul nostro territorio delle disponibilità effettiva dei posti negli uffici periferici dello Stato. Lo stiamo facendo. Non sono pessimista sul fatto che riusciremo a trovare un ulteriore disponibilità di posti. Abbiamo anche riaperto un tavolo con i Comuni per vedere se ci sono altri posti disponibili”.

 

GLI INTERVENTI

ATTILIO SOLINAS (Pd): “La ricollocazione delle persone quando un ente è abrogato è un'assoluta priorità. Vanno valorizzate le professionalità. Nel confronto avuto in Terza commissione con le associazioni della caccia e della pesca è emersa la necessità di controlli puntuali, adeguati. La polizia provinciale ha un ruolo cruciale di esperienza in questo ambito. La funzione di controllo deve essere rafforzata rispetto al passato, anche in termini numerici. Deve essere fatta chiarezza in maniera veloce, rapida e precisa”.

CLAUDIO RICCI (Rp): “La riforma delle province è stata determinata senza calcolare adeguatamente gli effetti a cui si sarebbe andati incontro. Sperare nella capienza degli organigrammi dei Comuni non tiene conto della realtà. La soluzione di questo problema deve essere politica. Serve una risoluzione unitaria della Commissione che segnali alla Conferenza Stato-Regioni la necessità di affrontare e risolvere questo tema. È la prima volta che nella pubblica amministrazione si pronuncia il temine licenziamenti”.

MARCO VINICIO GUASTICCHI (Pd): “Sono contento del riconoscimento complessivo che è stato fatto oggi dell'importanza e del valore professionale della polizia provinciale. Il tema vero è il trasferimento delle funzioni che ora sono passate alla Regione. L'unica battaglia che si può fare in questa fase è parlare chiaro ai comuni. È vero che sono ingessati ma alcune aree hanno attinto alle disponibilità e in altre aree non è successo. Bisogna chiudere presto la questione. Propongo un percorso veloce in Commissione che proponga il tema che il personale deve seguire le funzioni”.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): “Il sindacato ha fatto un grande accordo con la Regione, grazie al quale 250 lavoratori sono oggetto di un processo di integrazione in alcuni servizi importanti. La funzione dei controlli è rimasta molto indefinita a livello nazionale. Mentre si definisce meglio la questione delle funzioni si dovrò capire di cosa hanno bisogno i Comuni. Dobbiamo tutti insieme spingere il processo di confronto con i comuni. Aiutiamoci per arrivare ad una piena soddisfazione di tutti”.

SILVANO ROMETTI (SER): “Che il personale deve seguire le funzioni è un principio da seguire. Su questo forse c'è stata poca chiarezza e la funzione di vigilanza su acqua, caccia e ambiente è rimasta sospesa. C'è un problema di risorse. Dobbiamo vedere se c'è una maggiore capacità di far si che le funzioni di vigilanza su materie tornate in Regione possa essere compresa nel ragionamento. La Regione la sua parte l'ha fatta, cerchiamo di arrivare in fondo perché parliamo di numeri gestibili”.

MARCO SQUARTA (FDI): “Da tempo porto avanti atti per tutelare la polizia provinciale. Quello che hanno subito è una vergogna. La Regione deve risolvere subito il problema. Però non vorrei che passasse il messaggio che soluzioni alternative siano degradanti, perché siamo in un momento di forte crisi per tutti i lavoratori. Questo sarebbe grave”.DMB/

Ultimo aggiornamento: 06/10/2016