PRIMA COMMISSIONE: AUDIZIONE CON RAPPRESENTANTI AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO. PROROGA PER PRESENTAZIONE EMENDAMENTI DDL AUTORITÀ UMBRA RIFIUTI E IDRICO - I LAVORI DI OGGI
06 Feb 2013 00:00
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(Acs) Perugia, 6 febbraio 2013 – Si è riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni la Prima commissione del Consiglio regionale. I lavori si sono concentrati soprattutto sulle problematiche affrontate dai proprietari di auto storiche nell'assicurare i propri veicoli. È stato inoltre deciso che lunedì 11 febbraio si svolgerà l'audizione con le associazioni ambientaliste umbre sul disegno di legge della Giunta relativo alla istituzione della “Autorità umbra rifiuti e idrico”, per il quale è stata prorogata la data di presentazione degli emendamenti a mercoledì 13 febbraio. Sempre per la giornata di lunedì 11 è stata convocata l'audizione con presidente e direttore di Sviluppumbria, per fare il punto sul bilancio e sulle attività della società.
AUTO STORICHE. “Non è vero che i club federati Asi (Automotoclub storico italiano) chiedono per la certificazione di auto o moto d'epoca un tributo annuale complessivo di 300 euro a fronte dei 45 da versare ai club locali, ma 120 euro per una moto e 140 per un'auto”. Lo ha detto stamani in Prima Commissione il presidente di Camep (Associazione federata Asi) Ugo Amodeo replicando ad una precedente audizione dello scorso 5 dicembre 2012 dei presidenti del Club A112 e dell'Aiac di Perugia, auditi a Palazzo Cesaroni su loro richiesta per esporre le problematiche affrontate dai propri iscritti, proprietari di auto storiche, nell'assicurare i veicoli. Sostanzialmente, per chiedere alla Regione di intervenire per il superamento di una situazione di difficoltà riscontrata dai proprietari di veicoli storici poiché – rimarcarono - “le principali compagnie assicurative si rifiutano di stipulare polizze relative a veicoli la cui storicità non sia stata attestata dall'Asi”. Amodeo, che era accompagnato da Maurizio Speziali (Cateu) ed Ernesto Grilli (Cames), dopo aver evidenziato come la differenza di costo per una certificazione, tra Asi ed Associazioni locali sia di 140 euro contro 45, ha ribadito la “grande organizzazione a livello nazionale dell'Asi” e che quindi “non è possibile un confronto con realtà completamente diverse. Serve dunque chiarezza e verità. Per quanto riguarda poi la difficoltà legata alle polizze assicurative, è un punto sul quale l'Asi nulla può visto che le compagnie di assicurazioni sono comunque soggetti privati”. E su questo punto, Speziali ha comunque voluto sottolineare che, sostanzialmente, “questo problema non è soltanto umbro, ma è presente in tutta Italia perché le compagnie conoscono solo l'Asi”. AS/
