(Acs) Perugia, 18 marzo 2016 - “I fantasmi del terremoto del 1997 riaffiorano ora sotto altre spoglie. Oggi perderanno infatti il posto 30 persone; 30 famiglie che, in silenzio, rischiano di affondare, dopo la decisione del comune di Nocera Umbra e di Valtopina di interrompere il rapporto di lavoro. Sono i cosiddetti precari del sisma del 1997”. È quanto scrive il capogruppo regionale del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati per il quale si tratta di “donne e uomini che, dopo esser stati arruolati per gestire l'emergenza infinita di Nocera Umbra e Valtopina, da tempo, verso la fine di ogni anno, sono obbligati a un’indegna questua presso Comune e Regione allo scopo di ottenere la proroga dei loro contratti, generalmente limitati a un anno. Da ben 18 anni va avanti così: è giusto costringere le persone a una simile forma di sudditanza, di violenza psicologica?”.
“Oggi però – prosegue Liberati - dovranno lasciare i loro uffici, come da delibera della Giunta comunale di Nocera Umbra (http://goo.gl/Y8jlpt). Scelta che origina anche dalla schizofrenia del Governo e, segnatamente, del Ministero del Lavoro, quello diretto dal ‘cooperatore’ Poletti. I Comuni di Nocera Umbra e Valtopina, infatti, hanno registrato una ricca corrispondenza con la Direzione ministeriale territoriale per l’Umbria, ma, poi, sono stati costretti ad alzare bandiera bianca, giacché, a fine febbraio 2016, il Ministero medesimo 'ha dichiarato la propria indisponibilità all'assistenza della stipula dei contratti in deroga'. Bello, no? 30 posizioni lavorative cancellate in una riga e mezzo di parole”.
Per Liberati, “le responsabilità di questa triste situazione sono molteplici e individuabili anzitutto nella mancata stabilizzazione del personale da parte dei passati amministratori locali di Nocera Umbra e Valtopina nel corso di quasi 20 anni. Si è registrato poi il grave disimpegno della Giunta regionale, con Catiuscia Marini che, al suo secondo mandato, non ha trovato modo di assicurare quella ‘soluzione ponte’ che, a metà dicembre, aveva annunciato come fattibile. Il Comune di Nocera Umbra – aggiunge il capogruppo pentastellato -, nella delibera con cui congeda i precari, parla di 'personale esperto e fornito delle necessarie conoscenze', giacché profondamente formato in tema di ricostruzione. Ricostruzione che, prosegue il Comune, 'è ancora in atto' e che resta 'esigenza inderogabile'. Stesso dicasi per Valtopina”.
“Intervenga subito la Regione – rimarca Liberati -, il Movimento 5 Stelle lo pretende. Né accetteremo alcun ricorso a esternalizzazioni e agenzie interinali: basta con queste porcate. Presenteremo – annuncia - un’interrogazione urgente per spingere Catiuscia Marini ad assumersi le proprie responsabilità, dando seguito, senza indugi, agli annunci di dicembre, evitando che, nel disastro generale, altre 30 persone finiscano in mezzo alla strada, dopo aver dato tanto alla comunità e all’amministrazione, con ben 18 anni di precariato pubblico: ma si può? Ma davvero l’Italia e l’Umbria– conclude Liberati - possono fare tanto male ai propri cittadini, costretti a emigrare o a vivere di stenti?”. RED/as