(Acs) Perugia, 15 settembre 2010 - “E' necessario superare il ritardo accumulato sul Puc2 di Gubbio per arrivare al più presto all'attivazione del progetto e al riconoscimento dei relativi finanziamenti: due gare indette dal Comune andate deserte rischiano di far perdere alla città il contributo proveniente dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers) e dal Programma operativo regionale (Por)”. È questa la sollecitazione all'Esecutivo di Palazzo Donini che Andrea Smacchi, consigliere regionale del Pd, affida ad una interrogazione alla Giunta sulle “iniziative che la Regione Umbria intende promuovere per accelerare i tempi di attuazione del Programma urbano complesso di seconda generazione (Puc2) della città di Gubbio”.
Nell'interpellanza Smacchi segnala che, “da informazioni assunte presso gli uffici competenti della Regione, risulterebbe che il ritardo per l'attivazione del progetto relativo alla città di Gubbio sia originato dalla difficoltà da parte dell'Amministrazione comunale di definire l'acquisto della porzione di immobile che ospitava l’ex ospedale”. “Il Comune – spiega l'esponente del Pd – ha già effettuato due gare di evidenza pubblica per la cessione dell'edificio che sono andate entrambe deserte, malgrado in sede di presentazione del progetto vi fosse stata l’adesione e la manifestazione di interesse di alcuni operatori della città. Se non si corre velocemente ai ripari con una modifica del canale di finanziamento, passando dai fondi Por-Fers al Fondo aree sottoutilizzate (Fas), si rischia concretamente di perdere l'importante contributo previsto. Una battuta d'arresto per lo sviluppo della città e del comprensorio eugubino – conclude Smacchi – che nessuno si augura e che la Regione Umbria deve impegnarsi a scongiurare, sostenendo l'azione dell'Amministrazione comunale in un momento di evidente difficoltà”. MP