(Acs) Perugia, 25 giugno 2010 - “Dopo le dichiarazioni della presidente Marini sulle linee di applicazione del Piano regionale dei rifiuti, le dichiarazioni di Rifondazione Comunista, che esclude qualsiasi possibilità di ricorrere alla termovalorizzazione, in merito alla chiusura del ciclo dei rifiuti in provincia di Terni, ripropongono in maniera stringente gli interrogativi per capire quale sia la linea lungo la quale la Giunta Regionale intende muoversi”. Così Alfredo De Sio (Pdl) che ricorda come “per anni gli assessori di turno, compresi quelli di Rifondazione comunista, hanno sostenuto la strada della semplificazione impiantistica quale unica possibilità per risolvere il problema dell’assurda concentrazione di termovalorizzatori nella piana di Maratta anche se, nel frattempo, l’unica semplificazione che ha portato alla diminuzione del numero degli impianti l’ha fatta la magistratura, che ha chiuso l’inceneritore Asm di cui la ‘Giunta Raffaelli’, della quale Rifondazione era parte integrante, decantava la piena efficienza”.
De Sio chiede quindi di sapere “se ci sono alternative credibili e sostenibili sotto il profilo economico ed ambientale che possono essere introdotte in sostituzione della termovalorizzazione, e se esse appartengono a concrete ipotesi sulle quali il governo regionale intende seriamente impegnarsi o a velleitarismi irrealizzabili , tenendo conto che un progetto in questo ambito ha bisogno di un tempo di gestazione burocratico e tecnico che reclama scelte chiare , definitive e soprattutto tempestive”.
Per l’esponente del Popolo della Libertà, “nella conca ternana occorre risolvere due problemi: Il primo – spiega - è legato ai quantitativi complessivi autorizzati agli impianti destinati a vario titolo alla termovalorizzazione e che, a nostro avviso, vanno drasticamente ridotti, il secondo quello dello smaltimento della frazione secca dei rifiuti. Questi, non possono continuare a finire in discarica ad Orvieto, sia per il progressivo esaurimento della stessa, sia per gli alti costi che i cittadini stanno già sopportando e che saranno destinati ad aumentare”.
Secondo de Sio, “il raggiungimento di questi due obiettivi rappresenta una priorità per l’applicazione del Piano regionale nella provincia di Terni,con l’obiettivo di garantire una miglior qualità dell’ambiente , costi sopportabili ed efficienza dei servizi. Per questo – ricorda - eravamo favorevoli a prendere in considerazione ipotesi di semplificazione impiantistica non solo attraverso la riduzione dei punti di emissione, ma anche e soprattutto attraverso un saldo positivo in termini di riduzione totali delle quantità delle emissioni ad oggi autorizzate”.
“Alla luce di nuove e continue prese di posizione da parte di varie forze politiche che compongono la maggioranza regionale - conclude De Sio -, vorremmo sapere una volta per tutte, magari attraverso un ’opportuna seduta tematica del consiglio regionale, qual è il quadro di riferimento entro il quale senza ulteriori indugi il governo regionale intende muoversi”. RED/as