OPERE PUBBLICHE: ANALISI ARCHEOLOGICA PREVENTIVA E PROCEDURE NEGOZIATE FINO A UN MILIONE DI EURO – ILLUSTRATO IN SECONDA COMMISSIONE IL DDL DELLA GIUNTA CHE MODIFICA LA LEGGE '3/2010'
14 Gen 2015 00:00
1 minuto, 2 secondi
(Acs) Perugia, 14 gennaio 2015 - “Analisi preventiva archeologica sui siti interessati da lavori pubblici; procedure negoziate per affidamento lavori pubblici fino a un milione di euro”. Sono queste le modifiche alla legge n. '3/2010' ('Disciplina regionale dei lavori pubblici e norme in materia di regolarità contributiva per i lavori pubblici'), illustrate stamani in Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, dall'assessore regionale in materia, Stefano Vinti.
Per quanto attiene alla prima modifica legislativa, Vinti ha sottolineato il fatto che “per la prima volta nella storia della Regione, prima di dare il via ad un'opera pubblica, gli archeologi sono chiamati a dichiarare l'eventuale presenza di reperti archeologici nell'area interessata dai lavori. Si tratta – ha detto - di uno strumento preventivo e di grande aiuto per il committente pubblico e per il progettista che eventualmente potranno subito prevedere alternative”.
In merito all'innalzamento dai 500mila attuali a un milione di euro per l'affidamento di lavori pubblici attraverso procedure negoziate, l'assessore ha rimarcato come si tratti “di un sistema importantissimo per la velocizzazione delle gare, garantendo la qualità delle imprese”.
Da evidenziare comunque che, mentre per l'affidamento di lavori fino a 500mila euro le imprese invitate (iscritte in un apposito elenco regionale) sono cinque, per un importo superiore, fino a un milione di euro le imprese da invitare dovranno essere dieci.
La Commissione approfondirà le proposte ed esprimerà il voto sull'atto nella riunione della prossima settimana. AS/