“Non permetteremo ulteriori ritardi: prassi dilatoria vizio della maggioranza”

La consigliera Meloni (Pd) sulla mozione relativa al Superbonus 110%

Data:

11 Lug 2023 15:34

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(Acs) Perugia, 11 luglio 2023 – “Per non perdere la primogenitura politica di alcune proposte, la maggioranza continua nella terribile prassi del rinvio in Commissione delle iniziative della minoranza, senza entrare mai nel merito. Il tutto piegando il tanto auspicato rapporto di collaborazione e sinergia su alcuni temi, che alla minoranza viene richiesto ma che invece non vale per la maggioranza”. Così la capogruppo Pd all’Assemblea legislativa, Simona Meloni, in seguito al rinvio in Seconda commissione della sua mozione sul Superbonus 110 per cento (https://tinyurl.com/110-umbria). 

“La mozione – spiega Meloni – chiedeva alla Giunta regionale di attivarsi presso il Governo e la Conferenza Stato – Regioni e quella Unificata per far ripartire la cessione dei crediti maturati da privati, imprese e tecnici nel 2021, 2022 e 2023 tramite le partecipate stati e chiedeva anche l’istituzione di un tavolo tecnico/politico con la partecipazione di banche, assicurazioni, enti finanziari per l’acquisto dei crediti relativamente non solo ai crediti pregressi già sui cassetti fiscali di privati, imprese e tecnici, ma anche ai crediti che verranno maturati per i cantieri in corso, sino al loro completamento. Un atto che gli operatori del settore hanno riconosciuto come equilibrato e necessario, con il massimo spirito costruttivo che ha contraddistinto il nostro gruppo in tanti frangenti. Ogni volta però questa attitudine si scontra con l’opportunismo di una maggioranza che, invece di aprirsi al confronto, preferisce rimpallare gli atti nelle sabbie mobili delle Commissioni, con l’obiettivo di affossare qualsiasi tentativo di soluzione ai problemi dell’Umbria, magari non proveniente dalle fila della maggioranza”.

“L’ennesima occasione in cui la maggioranza ha dimostrato questo modus operandi – ha detto Meloni – è stata con la mia mozione sul 110 per cento. Pur condannando profondamente questo modo di lavorare e di condurre la dialettica tra maggioranza e minoranza, ho voluto andare avanti e non perdere l’occasione di poter fornire una soluzione agli umbri che hanno creduto in questa misura e che ora, alla luce delle nuove normative, si trovano in difficoltà. Non permetteremo però che si vada oltre i 30 giorni concessi, perché l’Umbria non può aspettare. E’ ora di dire basta a questo vizio dilatorio che ha più volte avvelenato i pozzi di un sano dibattito politico”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 15/01/2025