MONITORAGGIO E VIGILANZA: “ATTIVITÀ E PROGRAMMI DI GEPAFIN” - AUDIZIONE DI PRESIDENTE E DIRETTORE A PALAZZO CESARONI
Il presidente e il direttore di Gepafin spa, Salvatore Santucci e Marco Tili, sono stati ascoltati questa mattina dal Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale. Nel corso dell'incontro i consiglieri regionali hanno chiesto approfondimenti circa le attività svolte, le partecipazioni societarie, i finanziamenti erogati, le garanzie fornite e gli interventi effettuati.
11 Ott 2016 17:00
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(Acs) Perugia, 11 ottobre 2016 - Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi, ha ricevuto oggi in audizione il presidente e il direttore di Gepafin spa, Salvatore Santucci e Marco Tili. Aprendo l'incontro Nevi ha evidenziato che esso rientra “nell'attività di approfondimento sullo stato di salute delle aziende partecipate. Gepafin svolge un ruolo importante in relazione al tema del credito, del rapporto con le banche e della capacità di rispondere alle esigenze delle imprese, che hanno bisogno di sostegno per svilupparsi, progredire e fare investimenti”. Il Comitato proseguirà le proprie audizioni convocando il nuovo presidente dell'Agenzia regionale per il diritto allo studio (Adisu) e, a seguire, quelli di Agenzia Umbria Ricerche (Aur), Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea (Isuc) e Centro studi giuridici e politici.
SCHEDA
Gepafin “è una società finanziaria con capitale misto pubblico – privato. Il capitale è detenuto dalla Regione Umbria (direttamente e attraverso Sviluppumbria) per il 54 percento e, per il restante 46 percento, da 11 banche che operano nel territorio regionale. La società nasce come strumento finanziario specializzato a disposizione delle piccole e medie imprese, con sede legale e/o operativa nell’intero territorio regionale, per supportarle nel reperimento di risorse finanziarie. Gepafin rilascia garanzie su prestiti bancari; eroga prestiti partecipativi; sostiene operazioni di incremento di mezzi propri attraverso la sottoscrizione di capitale di rischio e/o strumenti ibridi di patrimonializzazione”.
L'AUDIZIONE
Durante l’incontro, richiesto da Maria Grazia Carbonari (M5S), Salvatore Santucci e Marco Tili hanno spiegato che “dopo il 2008 il sistema delle garanzie si è molto modificato e le banche tendono a chiedere garanzie in più. È stato necessario uno sforzo per innovare tutta la nostra strumentazione, reso possibile dalla presenza in Gepafin delle banche, abbiamo così potuto capire meglio le esigenze del sistema del credito. Siamo stati in grado di affrontare le nuove sfide anche perché contiamo su 19 dipendenti di elevata professionalità e preparazione. Gepafin ha rilasciato garanzie su 2500 aziende, sperimenta strumenti innovativi di intervento e si è attivata per superare la bassa patrimonializzazione delle imprese umbre, un punto di debolezza dell'economia regionale. Abbiamo presentato domanda alla Banca d'Italia per diventare 'intermediario finanziario vigilato', questo ci permetterà di fare interventi diretti e di rilasciare garanzie. Un processo complesso che porterà anche nuovi vincoli e controlli”.
GLI INTERVENTI
I consiglieri Silvano Rometti (SeR), Maria Grazia Carbonari (M5S), Gianfranco Chiacchieroni e Carla Casciari (Pd) e Claudio Ricci (Rp) hanno poi sollecitato Santucci e Tili per avere informazioni su punti specifici, quali il 'Fondo Monteluce', il prestito d'onore, gli interventi diretti per le famiglie, il ruolo dei consorzi fidi, le iniziative per il sostegno al sistema edilizio e all'acquisto della prima casa.
È così emerso che “i consorzi fidi sono uno strumento privatistico delle associazioni di categoria, con cui Gepafin collabora. Stanno vivendo anche loro il cambiamento dello scenario, è necessario entrare nella logica di sistema, con una alleanza che permetta di incrementare gli effetti moltiplicativi. Sul 'Fondo Monteluce' Gepafin ha un credito verso la Regione Umbria di circa 9milioni causato da minusvalenze, ma l'esatto ammontare potrà essere determinato quando l'operazione sarà terminata. La società ha fornito assistenza a privati cittadini dopo il sisma del 1997 per anticipare i contributi per la ricostruzione ed anche sostenuto il programma regionale per l'autocostruzione della rima casa. Il prestito sociale d’onore non ha avuto un buon riscontro a causa dei dati di certificazione legati all’Isee e alla non elevata disponibilità delle banche, nonostante la garanzia pubblica. Gepafin preferisce affidarsi ai fondi rotativi piuttosto che a finanziamento a fondo perduto, dato che nel primo caso le somme concesse vengono poi (nella maggioranza dei casi) restituite e utilizzate di nuovo per sostenere altre imprese”. MP/
