(Acs) Perugia, 8 ottobre 2010 - Il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) interverrà alla manifestazione di martedì 12 ottobre alle ore 17.30 presso la sala consiliare del comune di Gualdo Tadino, organizzata dal Partito democratico, per discutere delle proposte e delle prospettive per il futuro degli oltre mille lavoratori della Merloni di Nocera Umbra. All’incontro parteciperanno anche il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Renato Locchi ed il presidente della Seconda commissione consiliare permanente, Gianfranco Chiacchieroni.
“Sono passati due anni dall’inizio della crisi dell’azienda – ricorda Smacchi - e nonostante l’impegno profuso dalla presidente Marini e dall’assessore alle attività produttive Rossi, ancora non si intravede all’orizzonte una prospettiva positiva per i lavoratori. Credo che la politica debba avere la forza di fare sistema perché fare sistema è una delle poche armi efficaci che abbiamo. Per fronteggiare la crisi occorre dunque agire sia difendendo le aree della regione che rischiano di rimanere indietro, sia individuare strategie per rilanciare l'economia. Una buona opportunità per arginare la situazione – continua - è stata l’accoglimento, da parte dell’ Unione Europea, di inserire il Comune di Nocera Umbra tra le aree ammissibili agli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo dei territori svantaggiati ma ora, con l’apertura del nuovo bando di vendita che scadrà il 15 novembre, occorre avere una proposta industriale credibile che consenta, possibilmente, il mantenimento unitario della forza lavoro”.
“La governance economica e quella istituzionale - prosegue Smacchi - si intrecciano a tutti i livelli e con i decreti attuativi del federalismo le buone scelte e le scelte lungimiranti saranno fondamentali per la sopravvivenza della storica coesione sociale della nostra regione. Parare il colpo della crisi grazie agli ammortizzatori sociali è stato utile ma esiste anche la dignità del lavoro; i lavoratori vogliono dimostrare la loro professionalità con reali prospettive produttive ed industriali e non sperare nella cassa integrazione rinnovata all’infinito”.
“La vertenza della Merloni – avverte Smacchi - deve essere una priorità sia su scala regionale sia su scala nazionale e compito del neo ministro dello sviluppo economico Paolo Romani deve essere proprio quello di occuparsi anche delle questioni industriali che avvengono a sud del fiume Po. Credo che per la reindustrializzazione e conversione della Merloni – conclude - si dovrà puntare su prodotti industriali ad altissimo potenziale tecnologico in grado di generare un alto valore aggiunto perché dovere delle Istituzioni è anche questo, guardare con coraggio lontano, accettare di affrontare le sfide difficili e renderle semplici per il futuro benessere dei nostri figli”. RED/pg