MANOVRA FINANZIARIA: “LA MARINI CONTRO BERLUSCONI PER GLI SPRECHI DELLE REGIONI? COMINCIASSE A GUARDARE IN CASA SUA” - NOTA DI MODENA (PORTAVOCE OPPOSIZIONE - PDL)
28 Giu 2010 01:00
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(Acs) Perugia, 28 giugno 2010 - “Le dichiarazioni del presidente Silvio Berlusconi a Toronto sono di una semplicità esemplare: 'Abbiamo messo gli occhi dentro la amministrazione dello Stato, le Regioni, le Provincie e i Comuni e ci si è accapponata la pelle: è chiaro che chi ha la responsabilità di governare le Regioni difende lo status quo, perché molto spesso si tratta di abolire enti. Il che vuol dire persone che si devono cercare un altro lavoro. E’ sempre difficile e doloroso, ma non si può andare avanti così a sprecare i soldi dei cittadini”. Lo afferma Fiammetta Modena, consigliere regionale e portavoce dell'opposizione (Pdl e Lega nord) a Palazzo Cesaroni.
Per Modena “la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, non resiste e nel mezzo della bagarre tra conferenza delle Regioni e distinguo dei governatori, mentre si mettono in campo tentativi di individuare una posizione da portare con maggior successo al tavolo delle trattativa con il Governo, si butta a gamba tesa contro il presidente del Consiglio. Per comprendere la situazione basta leggere la cronaca di oggi del Corriere della Sera e il fiume di dichiarazioni successive di molti governatori. Se da un lato si oppone un documento unitario delle Regioni, dall’altro l’atteggiamento troppo politicizzato non giova certo al raggiungimento di una intesa. Giustamente il ministro Sacconi continua a dire 'io ho cancellato 5 enti. Da parte delle Regioni non ho ancora visto piani industriali di razionalizzazione'. Non ci stupisce: – continua il consigliere regionale del Pdl - alla Giunta rossa dell’Umbria sfugge evidentemente la complessità del momento che troverà un punto di caduta in aula vuoi con la partita dell’Iva condivisa, vuoi con il federalismo fiscale. Tra due giorni il ministro Tremonti presenterà la relazione per il federalismo fiscale con i costi standard e le ipotesi dei risparmi. Questo è lo sfondo vero con cui le Regioni si devono misurare e sicuramente non giovano le dichiarazioni futili di attacco ad una dichiarazione chiara e semplice come quella del presidente Berlusconi”.
Per la portavoce dell'opposizione di centrodestra a Palazzo Cesaroni “la vertenza sulla manovra delle Regioni merita alcune precisazioni che riguardano il caso 'Umbria'. Questa regione, da sempre ipertrofica nell’utilizzo della spesa pubblica, è giunta al capolinea. O cambia o chiude. Non devono trovare spazio le strumentalizzazioni nei confronti del Governo nazionale. Diciamoci la verità: senza i tagli ai finanziamenti da parte dello Stato alle Comunità montane queste avrebbero continuato a proliferare e produrre deficit. Oggi finalmente si parla di chiusura degli enti inutili, dell’accorpamento dell’Ater, della riduzione delle agenzie, della riduzione della spesa per il personale. Senza i provvedimenti del Governo in Umbria non si affronterebbe il problema della riduzione degli enti e della chiusura delle sedi a Roma e Bruxelles. E’ evidente la difficoltà del centro sinistra che non può ammettere questa semplice verità e vorrebbe da un lato attribuirsi il merito della riduzione della spesa pubblica e dall’altro aggredire le politiche del Governo nazionale. Invece di strumentalizzare ad ogni piè sospinto le posizioni di Formigoni – conclude Modena – la Giunta Marini dovrebbe prendere esempio dalle 'pratiche migliori' della Lombardia: sussidiarietà, ottimo rapporto con il privato, centralità della impresa, merito e responsabilità. Sarebbe più credibile”. MP/mp