MANOVRA ECONOMICA: “LA POLITICA UMBRA NON ACCETTI I TAGLI SELVAGGI, NON ABBASSIAMO LA TESTA, I NOSTRI CITTADINI NON LO MERITANO” - NOTA DI SMACCHI (PD)
24 Lug 2010 01:00
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(Acs) Perugia, 23 luglio 2010 – Dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale della mozione che critica i tagli decisi dal Governo con la manovra finanziaria, il consigliere del Partito democratico Andrea Smacchi torna a sottolineare “le ripercussioni negative economiche e finanziarie che la manovra del ministro Tremonti produrrebbe nei confronti dei cittadini umbri: minori risorse per l’assistenza alle persone non autosufficienti, il trasporto locale, la sanità, la viabilità”.
Secondo l'esponente del Partito democratico, “la piccola dimensione della Regione e la distribuzione della popolazione cosiddetta 'a case sparse' producono già delle difficoltà per l’erogazione capillare dei servizi; questo provvedimento ci colpirebbe pesantemente e minerebbe tutte le conquiste che negli anni abbiamo fatto. La manovra finanziaria Tremontiana e del Governo Berlusconi obbligherebbe i cittadini umbri ad un ulteriore impoverimento del nostro tessuto sociale, colpendo in modo particolare territori svantaggiati, come l’Alto Chiascio, storicamente isolato dal punto di vista viario. Occorre razionalizzare, risparmiare eliminando le inefficienze, accorpare gli Enti - continua Smacchi – e questo è nostro dovere perché altrimenti i cittadini non capirebbero il senso della nostra presenza nella nobile Aula di Palazzo Cesaroni, che ha da poco compiuto 40 anni. Ma la risposta a tali necessità non è quella della Finanziaria di Tremonti; i tagli ciechi e lineari non sono sicuramente la soluzione alla reale necessità di risparmiare".
Smacchi osserva che “altri paesi europei come Francia e Germania hanno messo in cantiere manovre di correzione dei conti pubblici molto più pesanti di quella Italiana; la Francia prevede circa 100 miliardi, ripartiti in più anni, prevedendo anche una tassa sulle banche ma anche notevoli investimenti per lo sviluppo e la ripresa economica. La Germania prevede 80 miliardi complessivi (fino al 2016) con l’obbligo per i Lander al pareggio di bilancio ed anch’essa grandi investimenti (30 miliardi) per la ripresa delle produzioni; in un momento di grandi difficoltà economica mondiale il Presidente degli Stati Uniti Obama è riuscito a portare a termine una delle riforme più importanti della loro storia nazionale quella della sanità che costerà circa 940 miliardi di dollari in dieci anni, sogno di una vita del senatore Kennedy recentemente scomparso. Obama ha dato dignità, assistenza sanitaria e cure preventive a difesa della vita a circa 32 milioni di cittadini finora emarginati dalla società”.
Smacchi evidenzia che invece in Italia “si prevedono quasi esclusivamente tagli ed ipotetici recuperi di fondi derivanti dalla lotta all’evasione dimenticandosi quasi completamente di supportare con investimenti il momento della ripresa, noi ripartiremo in salita e rischiamo di andare indietro mentre gli altri ripartiranno spediti. Questa è l’Italia che vogliamo, questa è l’ Umbria che vogliamo? Credo di no. E’ per questo che non possiamo abbassare la testa, anzi è nostro dovere avere la forza ed il coraggio di dare nuove prospettive di sviluppo a chi già oggi vive situazioni lavorative drammatiche”. MP/mp