“Le tecnologie assistive sono un diritto umano”
Presentato a Palazzo Cesaroni il Rapporto mondiale dell’OMS sulle tecnologie assistive per le persone con disabilità, una base per stimolare l’evoluzione dei servizi in sanità, istruzione, lavoro e invecchiamento attivo, con il contributo di GLIC-Rete italiana dei centri di ausili tecnologici per le persone con disabilità e la partecipazione attiva del COAT-Centro orientamento ausili tecnologici
05 Mag 2025 18:13
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(Acs) Perugia, 5 maggio 2025 – “Anche il diritto allo studio non è pienamente realizzato se ci limitiamo ad accogliere un alunno in una classe senza fornirgli la tecnologia assistiva corretta per poter accedere alle informazioni”: l’esortazione a considerare le tecnologie assistive come un diritto umano emerge dal Rapporto mondiale OMS sull’argomento, che delinea il ruolo strategico delle tecnologie assistive per l'inclusione delle persone con disabilità, illustrato oggi nella sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia da Francesco Zanfardino, presidente GLIC-Rete italiana dei centri ausili e Riccardo Magni, coordinatore COAT-Centro orientamento ausili tecnologici, nel corso del convegno “Il futuro dell’inclusione tra prospettive globali e impatti locali”.
“La tecnologia assistiva non è il prodotto in sé – hanno spiegato – ma l’insieme dei prodotti, dei servizi e delle informazioni che consentono alle persone di accedere allo strumento. L’ausilio più utilizzato è costituito dagli occhiali da vista, strumento a proposito del quale il report certifica la massima soddisfazione degli utenti, non così per quanto riguarda i sistemi di comunicazione più avanzati. C’è molta tecnologia disponibile per consentire l’autonomia, l’inclusione e il benessere di persone con disabilità, anziani e malati cronici, ma servono anche i servizi di supporto e non c’è un percorso di accompagnamento all’uso”.
Le raccomandazioni dell’OMS sono: migliorare l’accesso alle tecnologie assistive in tutti i settori chiave dello sviluppo, aumentare il livello di consapevolezza pubblica, raccogliere i dati sui bisogni e sull’utilizzo, investire in ricerca e innovazione, includere le tecnologie assistite fra le risposte umanitarie, investire per sviluppare ambienti abilitanti. Garantire a tutti, bambini e adulti, strumenti che promuovano l’autonomia, poiché essi costituiscono a tutti gli effetti un diritto umano.
La vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Bianca Maria Tagliaferri, ha introdotto i lavori dicendo che “attraverso il coinvolgimento dell’Assemblea a queste iniziative coltiviamo la speranza di poter essere poi attivi sul tema dell’inclusione che sta a tutti noi particolarmente caro, riuscire a dare contributi per il progetto di vita autonomo. Quindi il tema di oggi, che coincide con la Giornata europea per la vita indipendente, è di nostro primario interesse, poiché la civiltà si misura fortemente su questi aspetti”.
Anche la presidente dell’esecutivo regionale, Stefania Proietti, ha portato un saluto introduttivo ai lavori: “Quello che serve per garantire l’accesso alle tecnologie assistive è una Rete composta da enti, associazioni e volontariato che funzioni, sfruttando finanziamenti, buona amministrazione, legislazione e portando il territorio ad una omogeneità di trattamenti, facendo in modo che chi abita nel più piccolo Comune dell’Umbria abbia gli stessi diritti di chi abita accanto all’ospedale di Perugia o di Terni, con l’ambizione di diventare regione guida per i diritti di tutte e di tutti”.
Il convegno è proseguito con gli interventi di Michela Lorenzini, dirigente responsabile del Servizio Centro Ausili Aziendale USL Umbria 1, che ha illustrato i percorsi e le procedure per le tecnologie assistive nella regione Umbria; di Valentina Battiston, dirigente del Servizio programmazione e sviluppo della Rete dei servizi sociali e integrazione socio-sanitaria della Regione Umbria, che ha trattato il tema del progetto di vita individuale personalizzato cui fa riferimento il decreto legislativo 62/2024; di Massimo Rolla, garante delle persone con disabilità della Regione Umbria. Hanno moderato l'evento Mauro Zampolini e Raffaele Goretti. RED/PG