LAVORO: “SCONGIURARE LE INOPPORTUNE CONSEGUENZE LEGATE ALLA FINE DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA” - UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)

Il consigliere regionale dell'Udc Sandra Monacelli ha presentato una interrogazione alla Giunta per sapere quali provvedimenti intenda adottare al fine di scongiurare le conseguenze della fine della cassa integrazione in deroga. Secondo Monacelli il 30 giugno scatterà per molte imprese il termine dei 6 mesi previsti nell'accordo stilato a gennaio e in assenza di indicazioni, verrebbero avviate a licenziamento o compromesse molte situazioni lavorative.

Data:

15 Giu 2010 01:00

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(Acs) Perugia , 15 giugno 2010 - Sandra Monacelli, capogruppo regionale dell'Udc, ha firmato una interrogazione rivolta all'Esecutivo di Palazzo Donini con la quale chiede chiarimenti circa le azioni che verranno intraprese per arginare le conseguenze della scadenza dell'accordo sulla cassa integrazione in deroga. Monacelli evidenzia che “il perdurare della crisi, con il conseguente grave impatto sul sistema economico e sociale dell'Umbria in tutti i settori di attività e in tutte le aree territoriali della regione, ha indotto (il 28 dicembre 2009) assessorato regionale al lavoro, rappresentanze sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Confartigianato, Cna, Confapi, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Lega Coop, Confcooperative, Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Abi, Direzione regionale del lavoro, Inps e Italia lavoro a stipulare un accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga”. U

na misura straordinaria “volta a garantire, anche per il 2010, ai lavoratori dipendenti delle imprese in difficoltà un periodo di protezione, al fine di limitare quanto più possibile la perdita di posti di lavoro. Questo accordo prevede che la CIG in deroga sia concessa, per i primi sei mesi del 2010, ai lavoratori dipendenti di tutte le imprese operanti in tutti i settori produttivi, che non hanno accesso ad alcun ammortizzatore ordinario”. Il consigliere centrista osserva che “a tutt'oggi permangono le stesse condizioni di crisi riscontrate all'atto della stipula dell'accordo mentre il 30 giugno scatta per molte imprese il termine dei 6 mesi previsti: in assenza di ulteriori indicazioni sarebbero dunque avviate a licenziamento o compromesse molte situazioni lavorative”. MP/mp

Ultimo aggiornamento: 15/06/2010