LAVORI D'AULA (9): “UN COLLEGAMENTO TRA MADONNA DEL PIANO E S.ANDREA DELLE FRATTE, PREMESSA DEL COMPLETAMENTO DEL NODO DI PERUGIA” - APPROVATA MOZIONE ROMETTI, BIANCARELLI, SOLINAS, CHIACCHIERONI
24 Nov 2015 00:00
3 minuti, 10 secondi
(Acs) Perugia, 24 novembre 2015 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato (18 sì, 2 no M5S) la mozione dei consiglieri Silvano Rometti (SeR), Attilio Solinas (Pd), Giuseppe Biancarelli (UpU) e Gianfranco Chiacchieroni (Pd) che chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini di “intraprendere tutte le azioni necessarie per l’immediata realizzazione di una viabilità di raccordo tra il nuovo svincolo di Madonna del Piano e l’area di Sant’Andrea delle Fratte, con le caratteristiche di strada extraurbana secondaria. Un primo intervento compatibile con il progetto generale del Nodo di Perugia, approvato dal Cipe nel 2006, che prefigura il collegamento Collestrada-Corciano”.
Illustrando l'atto di indirizzo il consigliere Rometti ha spiegato che “la realizzazione del tratto Madonna del Piano - S.Andrea delle Fratte consentirebbe di allontanare da alcune delle zone più importanti e congestionate di Perugia i traffici di attraversamento, e di realizzare un nuovo accesso alla città in prossimità dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia, nonché di una vasta zona commerciale e industriale”.
La proposta, ha spiegato Silvano Rometti, punta a “cercare di usare un approccio più realistico. Non ci sarà la possibilità di finanziare l'opera così come è stata progettata. Si potrebbe però prendere uno stralcio, tra Madonna del Piano e S.Andrea delle Fratte, diminuendo almeno di un terzo il traffico di accesso alle gallerie. Uno stralcio dal costo complessivo stimato in circa 200 milioni di euro. Un importo possibile che la Regione potrebbe chiedere a Governo e ministero, dato che le altre infrastrutture e le trasversali sono state ormai finanziate. Porremmo dunque un obiettivo fattibile e realistico anche da un punto di vista economico. Esiste un'altra mozione, del consigliere Claudio Ricci, che ha lo stesso obiettivo”.
GLI INTERVENTI.
Marco Squarta (FdI): “Si tratta di una proposta condivisibile, al di là delle appartenenze politiche. Con i lavori sulla Perugia-Bettolle che paralizzano la città l'esigenza di un intervento per agevolare la viabilità, con un costo tutto sommato contenuto, appare sempre più evidente. Dotiamo finalmente il capoluogo di una viabilità degna di questo nome”.
Claudio Ricci (Rp): “Questa mozione è correlata a quella depositata, nello stesso giorno, anche da noi. Si tratta di un'opera strategica, che è stata oggetto di riflessione in Seconda commissione. Le deliberazioni del Cipe risalgono al 2001 e 2006. Certamente l'opera, a questo punto, va vista sganciata dal quadro complessivo della riqualificazione della E45, come opera autonoma di collegamento tra la viabilità del nord e del sud del Paese, inserendola finanziariamente nel contratto di programma Anas. Il progetto Madonna del Piano – S.Andrea delle Fratte declassa di fatto l'arteria, riducendo la sezione, il numero delle corsie e la velocità consentita. Per trovare una mediazione si dovrebbe prevedere che il progetto sia un primo stralcio di una ipotesi tecnica complessiva di realizzazione del progetto originario approvato dal Cipe. Per il quale il Governo nazionale dovrebbe reperire i finanziamenti”.
Valerio Mancini (Lega nord): “Il Nodo di Perugia è un'opera di interesse nazionale, su cui convergerà il traffico di 5 direttrici (E45, E78, Perugia-Spoleto, Valfabbrica-Ancona, Terni-Roma), che quindi dovrà essere finanziata dallo Stato. Dobbiamo rifarci alla delibera del Cipe del 2006, ma con i fondi che spettano ad un'opera di interesse nazionale”.
Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle): “Questa è una Regione molto amica del cemento, anche dopo polemiche sul contado di porta Eburnea. Con questa nuova strada noi andremmo a cementificare un paesaggio che ha fatto la fortuna della nostra Umbria. Dobbiamo pensare a quale futuro vogliamo. Tra non molto ci saranno auto che si guidano da sole, ci saranno molti meno mezzi pesanti se lavoreremo per questo. Sono loro che ingolfano le nostre strade. Noi pensiamo che bisogna dire no a nuove cementificazioni. Dobbiamo pensare alla sostenibilità in modo concreto e destinare questi soldi alle nuove povertà, alla cura del territorio. Più strade producono più traffico. Questa Regione ha oggi l'occasione irripetibile di investire sulle strade ferrate: c'è l'Fcu che è in via di dismissione, abbiamo un sistema ferroviario al collasso e noi ancora spargiamo catrame? Dobbiamo ripartire dalle considerazioni dei giornali nazionali sull'attacco al paesaggio fatto da questa Giunta regionale. Tuteliamo la nostra storia e pensiamo alle nuove tecnologie che stanno arrivando”.
Silvano Rometti (SeR): “Trattandosi di uno stralcio si tratta di una parte di un progetto più generale a cui non vogliamo rinunciare. Un primo intervento che sia compatibile col progetto generale approvato dal Cipe nel 2006”. MP/