JP INDUSTRIES: “NO ALLA CHIUSURA DEL SITO PRODUTTIVO DI COLLE DI NOCERA UMBRA, INACCETTABILE LA RIDUZIONE DI 350 POSTI DI LAVORO” - PORZI (PD) ANNUNCIA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE

Il consigliere regionale Donatella Porzi (Pd) esprime “forte preoccupazione” per il piano industriale presentato da JP Industries che prevederebbe la “riduzione dei livelli occupazionali e la chiusura del sito produttivo di Colle (Nocera Umbra)”. Porzi, in proposito, annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta regionale auspicando la convocazione urgente di un “tavolo di confronto in sede ministeriale al fine di affrontare compiutamente la delicata situazione”.

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05 Feb 2020 14:15

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(Acs) Perugia, 5 febbraio 2020 - “Il piano industriale proposto dalla JP Industries che prevederebbe la chiusura del sito di Colle di Nocera Umbra e la pesante riduzione dei livelli occupazionali sarebbe un colpo mortale per l’intera fascia appenninica”, così il consigliere regionale Donatella Porzi (Pd) che annuncia in proposito una interrogazione alla Giunta regionale.

Nel lanciare “un pesante allarme”, Porzi chiede all’Esecutivo di Palazzo Donini di “intervenire immediatamente e chiedere l’apertura di un tavolo di confronto in sede ministeriale dove si possano incontrare sindacati, azienda ed istituzioni. La creazione di una Newco ed il subentro alla JP Industries – aggiunge Porzi - con la conseguente riduzione dei livelli occupazionali, che passerebbero dagli attuali 595 dipendenti ai futuri circa 250 dipendenti, deve essere affrontata in sede istituzionale a livello nazionale”.

Porzi evidenzia come “per i circa 345 dipendenti che non verrebbero riassunti dalla Newco si aprirebbe di nuovo il baratro della cassa integrazione straordinaria che al momento il Governo ha garantito fino a luglio 2020 e successivamente dovrebbero accedere ai 2 anni di disoccupazione Naspi”.

“Oltre all’accordo di programma, sottoscritto tra Umbria e Marche, che prevede importanti risorse finanziarie – ricorda Porzi - la Regione Umbria ha destinato appositi fondi alla fascia appenninica, circa 11 milioni di euro, grazie ai finanziamenti destinati alle aree interne, che devono essere impegnati in progetti che impediscano la desertificazione industriale e contrastino lo spopolamento demografico e l’invecchiamento della popolazione. Occorre – conclude - che la politica si attivi immediatamente per tutelare questi lavoratori e dare loro una prospettiva di maggiore stabilità e serenità”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 06/02/2020