JP INDUSTRIES: “LAVORATORI DA MESI SENZA CASSA INTEGRAZIONE, INTERVENIRE SUBITO” - SMACCHI (PD) “GLI UFFICI MINISTERIALI SBLOCCHINO CON URGENZA LA PRATICA”

Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) solleva il caso dei lavoratori della nuova azienda dell'elettrodomestico, JP Industries, che dallo scorso dicembre non ricevono la cassa integrazione a causa di ritardi nella firma del decreto. Nel sottolineare come questo rappresenti il periodo più lungo di blocco degli ammortizzatori nella storia della vertenza, sottolineando dunque la necessità di intervenire con urgenza, Smacchi auspica che “nel tavolo ministeriale tutti gli attori svolgano il proprio ruolo, mettendo al primo posto solo ed esclusivamente il futuro dell'azienda, dei lavoratori e di un intero territorio”.

Data:

29 Apr 2016 18:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 32 secondi

 

(Acs) Perugia, 29 aprile 2016 - “Mentre continuano gli incontri ministeriali per arrivare alla ripresa della Jp, si consuma il dramma dei lavoratori dell'azienda, che dallo scorso dicembre non ricevono la cassa integrazione a causa di ritardi nella firma del decreto”. Così Andrea Smacchi (Partito democratico) solleva il caso dei lavoratori della nuova azienda dell'elettrodomestico, “700 tra Umbria e Marche che, nonostante la proroga degli ammortizzatori sociali sia stata firmata a novembre 2015, non hanno percepito nulla per il 2016”.

“L'allarme tra i lavoratori è notevole – spiega l'esponente della maggioranza – perché quello attuale è il periodo più lungo di blocco degli ammortizzatori nella storia della vertenza. Nonostante i pareri positivi degli uffici preposti, manca ancora la firma del ministero del Lavoro e questo sta provocando disagi a chi vede interrotta la sua unica fonte di reddito. È fondamentale dunque che gli uffici ministeriali sblocchino il prima possibile la pratica, andando incontro a tale esigenza dei lavoratori”.

Per quanto riguarda la ripresa produttiva della JP, Smacchi richiama alla “concretezza e alla velocità. Continuano infatti gli incontri – spiega -, ma siamo quasi alla metà del primo anno di cassa integrazione, concessa per la ripresa dell'azienda, e di risultati tangibili ancora neanche l'ombra, se non la presentazione di un piano industriale che però non è ancora partito. È opportuno dunque – conclude - che, nel tavolo ministeriale che periodicamente si riunisce, tutti gli attori svolgano il proprio ruolo, mettendo al primo posto solo ed esclusivamente il futuro dell'azienda, dei lavoratori e di un intero territorio”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 23/09/2016