“Interventi strutturali per la ripulitura, la manutenzione e la messa in sicurezza idraulica dell’alveo dei torrenti Caina e Oscano”
Interrogazione di Cristian Betti (capogruppo regionale Pd): “La gestione preventiva del rischio idraulico, attraverso interventi ordinari e programmati, è notevolmente meno onerosa rispetto a misure straordinarie da attivare in caso di emergenza”
13 Giu 2025 09:44
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(Acs) Perugia, 13 giugno 2025 - “La Giunta regionale comunichi se è già stata valutata una programmazione annuale di interventi strutturali per la ripulitura, la manutenzione e la messa in sicurezza idraulica dell’alveo dei torrenti Caina e Oscano, soprattutto nelle aree abitate e agricole, al fine di garantire la prevenzione del rischio idrogeologico e la salvaguardia del territorio”. Lo chiede, con una interrogazione all’Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Cristian Betti.
“In particolare il torrente Caina - ricorda il consigliere Dem - si estende per circa 32,8 km attraverso i comuni di Umbertide, Magione, Corciano, Perugia e Marsciano. Parallelamente, il torrente Oscano, affluente dello stesso Caina, interessa un bacino di circa 23 km² tra il Monte Malbe e il Monte Tezio, attraversando piccole frazioni come Capocavallo, Canneto e Cenerente, oltre ad alcune zone industriali. Su ampi tratti del territorio circostante la crescente urbanizzazione e l'intensificazione delle attività agricole e zootecniche hanno portato a un aumento del carico inquinante in entrambi i corsi d'acqua, generando anche molte preoccupazioni rispetto alla sicurezza idrogeologica della zona”.
Cristian Betti sottolinea “l'importanza di un monitoraggio costante e di interventi programmati. Attualmente, il regime idraulico del Caina è irregolare e monitorato solo da un idrometro in località Monticelli, con dati limitati ai livelli idrometrici. Questo non è sufficiente per garantire una gestione efficace delle due risorse idriche. Sarebbe necessario dunque un approccio più strutturato e proattivo, che preveda non solo la pulizia degli alvei, ma anche una manutenzione regolare e mirata per entrambi i torrenti. Bisogna ricordare che nel 2010, il torrente Caina esondò a Mantignana, causando danni significativi a strutture produttive e abitazioni. Le segnalazioni degli amministratori locali evidenziano che la situazione si sta nuovamente deteriorando”.
“Tenuto conto che la gestione preventiva del rischio idraulico, attraverso interventi ordinari e programmati, è notevolmente meno onerosa rispetto a misure straordinarie da attivare in caso di emergenza e che eventi climatici estremi, come bombe d’acqua e alluvioni, sono sempre più frequenti – conclude il capogruppo Pd - ciò rappresenta una sfida che la Regione dovrebbe affrontare con maggiore attenzione e impegno rispetto al passato”. RED/mp