“Interventi strutturali e governance unitaria per la salvaguardia del Lago Trasimeno” e “Utilizzo dell’acqua di Montedoglio per la riqualificazione e il rilancio del Lago Trasimeno”
Discussione congiunta e voto separato su due mozioni di Betti (Pd) e di Arcudi (Tp-Uc). Approvata la prima (astensione della minoranza), respinta la seconda (voto contrario della maggioranza)
20 Mag 2025 22:36
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(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – Tra il nutrito ordine del giorno della seduta odierna dell’Assemblea legislativa anche due mozioni riguardanti la situazione del lago Trasimeno. Approvata la prima di iniziativa del capogruppo Pd, Cristian Betti rispetto ad “Interventi strutturali e governance unitaria per la salvaguardia del Lago Trasimeno”, respinta invece la seconda, promossa da Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) concernente l’“Utilizzo dell’acqua di Montedoglio per la riqualificazione e il rilancio del Lago Trasimeno”.
Dopo una breve discussione è stata decisa la trattazione congiunta dei due atti, ma con voto finale separato. Su entrambe le mozioni non sono mancati apprezzamenti generali su un tema definito da tutti importantissimo non solo per il territorio lacustre, ma anche per l’intera Umbria. Ma al cospetto di una astensione dei consiglieri di opposizione sull’atto di Betti, motivando il voto sull’impossibilità di poter apportare alcuni emendamenti, la maggioranza ha espresso voto negativo su quella di Arcudi sottolineando, attraverso l’intervento della consigliera Michelini che quanto proposto nel documento fa parte di un lavoro già avviato dalla Giunta regionale con tutti gli Enti competenti e con la Regione Toscana.
Attraverso la mozione approvata di Betti, la Giunta regionale viene impegnata a: “individuare e destinare risorse strutturali e continuative nel bilancio regionale per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria del bacino e del reticolo idrografico del Trasimeno, con particolare attenzione ai fossi, ai canali di adduzione e ai sistemi di drenaggio secondari; istituire una ‘Unità di Missione per il Lago Trasimeno’ nell’ambito della Regione Umbria, dotata di autonomia operativa e risorse adeguate, quale interfaccia unica per la gestione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi previsti dall’Accordo e delle criticità connesse al bacino; garantire la piena attivazione dell’impianto di Paganico entro novembre 2025, in linea con quanto previsto dall’Accordo di Programma, vigilando sul rispetto dei tempi e sull’effettiva messa in funzione dell’intero sistema di rilascio; promuovere un piano pluriennale di interventi strutturali e ambientali, integrati con l’attuazione dell’Accordo, comprendente il dragaggio dei porti lacustri, la manutenzione degli affluenti e dei canali secondari, il ripristino delle aree umide e dei canali di scolo ed il controllo e il contenimento dei chironomidi”.
Quella di Arcudi mirava invece ad impegnare l’Esecutivo a “difendere con fermezza, in tutte le sedi istituzionali, l’interesse dell’Umbria e del Lago Trasimeno a beneficiare delle risorse idriche del bacino di Montedoglio; promuovere un’interlocuzione con la Regione Toscana, l’Ente Irriguo Umbro Toscano e gli altri enti preposti per garantire che l’acqua di Montedoglio venga utilizzata anche per il Lago Trasimeno, senza discriminazioni a danno del territorio umbro; mettere in campo ogni azione utile, anche attraverso accordi interregionali e nazionali, per assicurare un apporto idrico stabile e sostenibile al Lago Trasimeno, fondamentale per la sua salvaguardia ambientale e per lo sviluppo socioeconomico dell’area”.
Illustrando il suo atto, Betti ha ricordato che la Giunta regionale lo scorso 16 aprile ha approvato lo schema di ‘Accordo di Programma per la gestione e l’utilizzo condiviso delle risorse idriche del Sistema Montedoglio, che sarà sottoscritto congiuntamente con l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, la Regione Toscana e il Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi alla scarsità idrica. Tra le azioni prioritarie previste, l’Accordo include l’impiego sperimentale di almeno 10 milioni di metri cubi d’acqua all’anno a beneficio del Lago Trasimeno, misura volta a contrastare il persistente abbassamento del livello idrometrico del bacino e a migliorare le sue condizioni ambientali. Va riconosciuto l’impegno concreto della Regione Umbria, che ha promosso, con determinazione, l’approvazione dello schema di Accordo e la definizione delle condizioni operative necessarie per la piena tutela del Lago Trasimeno, segnando un passaggio strategico verso la realizzazione di un progetto atteso da anni e oggi finalmente in una fase attuativa. La pluralità di enti competenti in materia rende inoltre necessaria la costituzione di un soggetto operativo unico per l’efficace attuazione delle politiche pubbliche a tutela del lago”.
Arcudi, presentando la sua mozione ha ricordato che “il Lago Trasimeno rappresenta un patrimonio ambientale, turistico ed economico di primaria importanza per l’Umbria e per i comuni rivieraschi. Negli ultimi anni il livello del lago ha subito un progressivo abbassamento a causa della siccità e della ridotta disponibilità di risorse idriche, con conseguenze negative sull’ecosistema, sulla pesca, sul turismo e sulle attività economiche connesse. Il bacino di Montedoglio, situato in Toscana, è una delle principali fonti di approvvigionamento idrico che potrebbe contribuire in modo significativo al riequilibrio idrico del Lago Trasimeno. L’utilizzo dell’acqua di Montedoglio per il Lago Trasimeno è un elemento chiave per la sua riqualificazione, per la tutela dell’ambiente e per il rilancio dell’economia locale. È necessario un intervento istituzionale per garantire che l’acqua di Montedoglio venga utilizzata per il Lago Trasimeno, evitando penalizzazioni per l’Umbria e per i comuni interessati. È fondamentale un confronto con la Regione Toscana e con gli altri enti coinvolti per definire un accordo che riconosca l’importanza strategica dell’apporto idrico di Montedoglio per il Trasimeno”.
Interventi:
Letizia Michelini (Pd): “L’assessorato regionale sta già lavorando sulla messa in campo di interventi per l’utilizzo delle acque di Montedoglio per salvaguardare gli ecosistemi del lago Trasimeno che rappresenta una risorsa importantissima per l’intera regione. Rassicurazioni sono state previste anche per gli agricoltori dell’Altotevere rispetto all’uso irriguo delle acque in questione. Bene il lavoro dell’assessora Meloni che ha saputo raccogliere al meglio anche le esigenze del mondo agricolo e delle associazioni di categoria”.
Simona Meloni (assessore): “Ringrazio i consiglieri Betti ed Arcudi per aver riportato all’attenzione la questione del lago che ha rappresentato una delle priorità sin dal nostro insediamento. Non siamo comunque partiti dall’anno zero, alcune azioni erano state iniziate dalla precedente Giunta e ricordo che anche insieme all’allora consigliere Eugenio Rondini abbiamo portato avanti atti congiunti alla ricerca della migliore soluzione per un territorio turistico importantissimo per l’intera Umbria. Il nostro è un lago laminare con le conseguenti criticità dovute al fondale sabbioso e alla bassa profondità e quindi ha bisogno di supporti per sopravvivere. Lo scorso 15 gennaio ho trasmesso una memoria al Commissario straordinario Dell’Acqua descrivendo tutte le azioni necessarie per il lago. Il 17 febbraio il Commissario è venuto in Umbria ed abbiamo fatto un sopralluogo incontrando le associazioni del territorio, gli amministratori locali, la Presidente della Regione ed abbiamo fatto il punto della situazione. Ci siamo messi subito al lavoro sull’ accordo di programma. Il 25 febbraio, in Giunta abbiamo tracciato la linea di indirizzo per le azioni straordinarie tra cui l’adduzione dell’acqua da Montedoglio, si è parlato della diga del Chiascio e di altre situazioni e soluzioni. Noi dobbiamo agire in maniera straordinaria con dragaggi sulle bocche di porto, terapia d’urto sulle chironomidi e per la navigabilità, rendendo fruibili le isole, luoghi in cui ci sono stati importanti investimenti pubblici e privati. Betti chiede un impegno di bilancio ordinario per i prossimi 5 anni e questo fa la differenza. La nascita di un’unità operativa mette insieme monitoraggio idrico e ambientale, pianificazione e manutenzione delle opere di regolazione idraulica e delle infrastrutture, il coordinamento delle attività di valorizzazione turistica sostenibile, la promozione dei borghi costieri, la gestione integrata della mobilità lacustre e dei servizi pubblici connessi, oltre all’attivazione di percorsi partecipativi con le comunità locali. E non ci riferiamo soltanto agli enti locali, ma sono anche quelle esperienze, capacità tramandate a livello culturale che hanno garantito l’insediamento negli anni e lo sviluppo economico. Al Trasimeno dobbiamo preservare l’ecosistema, ma anche garantire lo sviluppo ambientale, economico e sociale. Domani porteremo in Giunta un atto, uno schema di convenzione con la struttura commissariale che poi diventerà un decreto che contiene l’elenco dei lavori previsti da giugno a dicembre. Abbiamo già portato in Giunta, ad aprile, l’accordo di programma con la Regione Toscana”.
Nelle dichiarazioni di voto, rispetto alla mozione di Arcudi, Letizia Michelini (Pd) ha rilevato che “con questo atto sembra che si voglia mettere una bandierina su un percorso già avviato dalla Giunta regionale. Sono state avviate tutte le interlocuzioni necessarie per l’acqua di Montedoglio con gli Enti competenti e Regione Toscana”. Ha ribattuto il consigliere Donatella Tesei (Lega) che “non si tratta di mettere bandierine, la questione ‘acqua di Montedoglio’ è iniziata da tempo tant’è che siamo stati noi a dare l’incarico all’Università per verificare la compatibilità delle acque. Abbiamo iniziato un percorso importante che ci ha permesso di intervenire con forza sulle criticità del lago. La mozione di Arcudi non è superata perché tratta una questione in itinere”. Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) ha rimarcato che “il nostro comportamento è stato lineare. Avevo chiesto di poter sospendere la seduta per verificare la possibilità di poter apportare modifiche sulle mozione di Betti, ma non ci è stata data la possibilità. Il nostro obiettivo era quello di dare impulso al lavoro che sta portando avanti la Giunta”: AS/