(Acs) Perugia 14 ottobre 2010 – “Dobbiamo chiederci cosa penseranno i tanti giovani in cerca di lavoro leggendo le prime intercettazioni dell’inchiesta condotta dal Pm Sottani, dove sembra mettersi in evidenza un intreccio esplicito tra politica, favori e clientele”.
A porsi la domanda è il consigliere regionale Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei Valori che, di fronte alla pubblicazione delle prime intercettazioni riguardanti l’inchiesta condotta dal Pm Sottani e l’informativa dei Carabinieri di Perugia ipotizza l'emergere di “un quadro ben consolidato di gestione del potere finalizzata chiaramente al clientelismo”.
“Non sta a noi – aggiunge Dottorini - giudicare la rilevanza penale di quanto sta venendo fuori dalle indagini, ma dai primi brandelli di atti giudiziari pubblicati dai quotidiani affiora un quadro desolante, fatto di scambi, favori e raccomandazioni, che rischia di confermare i dubbi dei tanti giovani e meno giovani che ritengono non sia possibile vincere un bando o accedere a un posto di lavoro senza raccomandazioni politiche o senza avere qualche santo in paradiso. Contro certi sistemi che inquinano e rischiano di contaminare la nostra stessa convivenza civile - conclude Dottorini - continueremo a batterci al di là dell’indagine in corso e auspichiamo che la Magistratura giunga al più presto a comporre un quadro definito. In gioco c’è la credibilità di un sistema e dobbiamo fare in modo che da questa vicenda, al di là dei rilievi giudiziari, si tragga anche una lezione politica”. GC/gc