(Acs) Perugia, 31 luglio 2015 - Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, in una nota condivisa anche dal gruppo pentastellato al Consiglio comunale di Terni, annuncia una “totale opposizione all'annunciato riavvio dell'inceneritore ex Printer. Terni – spiega - è già un caso nazionale di certificata emergenza ambientale e sanitaria e tale emergenza impone l'avvio immediato e non più rinviabile di un piano nazionale di riqualificazione territoriale anche attraverso il riconoscimento dell'Area di crisi complessa”.
Liberati nella nota lancia ancora l'allarme sul fatto che i cittadini di Terni “mangiano tuttora alimenti contaminati; l'aria e i suoli sono inquinati da metalli pesanti; le acque contaminate da trielina e altri elementi. Malgrado tutto ciò non si ritiene ancora giunto il momento di dire stop a impianti inutili e fortemente speculativi come gli inceneritori, attrattori delle mafie del rifiuto. La Regione Umbria viceversa – aggiunge - si pronuncia ancora una volta per la riattivazione di questo schifo di impianti, dopo esser stata assente per ben quattro anni alle Conferenze di servizi indette dalla Provincia su questi temi. 'Terni è di casa in Umbria' scriveva la presidentessa Marini nei suoi manifesti elettorali. Provincia e Comune di Terni, ognuno per le sue competenze, continuano ad assecondare l'interesse di pochissimi, consentendo di fatto l'ulteriore avvelenamento di centinaia di migliaia di cittadini: chiediamo l'urgente intervento della magistratura per fermare questo attacco indegno alla vita e ai beni comuni. Non vi permetteremo più di attaccare così spudoratamente la nostra salute e quella dei nostri figli”. “Il Movimento 5 Stelle, coi propri eletti e attivisti – conclude Liberati -, comunicherà nei prossimi giorni un calendario di iniziative eclatanti in difesa della salute collettiva, pronti a dare battaglia insieme a coloro che da sempre si oppongono all’arroganza di chi antepone il profitto al benessere della comunità” RED/tb