“Il fenomeno dell’evasione tariffaria nell’utilizzo degli autobus va debellato in modo definitivo, come ho chiesto in modo fermo tre anni fa a Busitalia”
Melasecche (Lega): “Occorre recuperare senso civico, rispetto del personale e regole di condotta elementari"
23 Mag 2025 12:05
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(Acs) Perugia, 23 maggio 2025 - “Il fenomeno dell’evasione tariffaria nell’utilizzo degli autobus va debellato in modo definitivo, come ho chiesto in modo fermo tre anni fa a Busitalia quando fino al 2019, con la sinistra al governo regionale, il caos era la regola e l’evasione aveva assunto percentuali elevatissime. Occorre recuperare senso civico, rispetto del personale e regole di condotta elementari”. Così il capogruppo regionale della Lega, Enrico Melasecche.
“Apprendiamo della stretta di Busitalia, affrontata già nel corso della legislatura precedente, sull’evasione tariffaria e sui comportamenti a rischio a bordo degli autobus. Nel 2019 – prosegue Melasecche -, il fenomeno era giunto a livelli drammatici e non c’era mai stato un minimo tentativo di affrontarlo a causa di una cultura del politicamente corretto. Era normale che, chiunque salisse su un autobus, non pagasse il biglietto, ad eccezione dei cittadini più sensibili, come pensionati e studenti con abbonamento, che però giustamente protestavano per il livello di inciviltà imperante.
“Il fenomeno – osserva - aveva assunto livelli vergognosi tant’è che, tre anni fa, poichè Busitalia si era rifiutata di effettuare la rateizzazione del pagamento degli abbonamenti per le famiglie numerose giustificando il diniego con l’evasione elevatissima, fui costretto a prendere una posizione netta e chiara.
“Il degrado complessivo del servizio e il costo di quella situazione – continua il capogruppo leghista - ricadeva tutto sugli umbri, portando a maggiori costi per la Regione, costretta ad indebitarsi per cifre assurde, oltre a costituire un esempio eclatante di inciviltà per tutti. Il danno complessivo alle casse della Regione del precedente quindicennio di totale lassismo ammonta a ben oltre i 100 milioni di euro, se si considerano i 50 milioni di debiti pregressi accumulati dalla società partecipata Umbria Mobilità, cui si aggiungono i 35 milioni da noi saldati oltre ai maggiori esborsi cui è sottoposto annualmente il bilancio regionale a causa degli ‘atti d’obbligo’ che, in attesa della gara del TPL, osteggiata in tutti i modi dalla sinistra, regolano da lustri i rapporti fra Regione e le tre società consortili che gestiscono i tre bacini dell’Umbria”.
“Al fenomeno dell’evasione – aggiunge - è strettamente connesso quello delle reazioni di chi riteneva ormai una sorta di diritto quello di fare il proprio comodo con atti di bullismo, offese al personale viaggiante, rifiuto di dare le proprie generalità, fino a reazioni fisiche indegne di un paese civile. Dal 2022 al febbraio 2024 abbiamo avuto buoni risultati con decine di migliaia di controlli e un recupero di somme importanti”.
“È antipatico – commenta Melasecche - apprendere che dopo tre anni il fenomeno evasione debba ancora essere debellato perchè è responsabilità dei gestori, supportati dalle forze dell’ordine nei casi limite in cui occorre intervenire per tutelare il personale, autisti e controllori, da reazioni violente, provvedere in tal senso. Quella certa subcultura propria di alcune città metropolitane non può continuare in Umbria. Presenterò interrogazione all’assessore De Rebotti, affinché chiarisca i risultati dei controlli effettuati, le somme recuperate, gli introiti per abbonamenti e per la bigliettazione, e dia assicurazione affinché questo fenomeno venga finalmente debellato. L’adozione del nuovo modello sperimentale che modifica l’accesso ai bus, poiché la salita sarà consentita esclusivamente dopo aver mostrato il biglietto valido, un abbonamento o il danaro contante per fare il biglietto, spero porti ad un recupero definitivo.
“Il fatto che dopo circa quattro anni da quando la Giunta regionale aveva fermamente invitato Busitalia a provvedere in modo puntuale – osserva -, sia ancora limitato solo ad alcune linee urbane, lascia perplessi. Vigileremo affinché diventi esempio di gestione proattiva del trasporto pubblico, una vera e propria rivoluzione, sulla base della riforma che la giunta di centro destra ha impresso al settore e che va semplicemente portata a conclusione”.
“La riorganizzazione del servizio con la creazione dell’Agenzia per la Mobilità, la concorrenzialità introdotta con la gara, la modernizzazione dei servizi offerti con nuove tecnologie all’avanguardia di cui stanno per dotarsi tutti gli autobus, il rinnovo completo dei mezzi con prestazioni sempre più ambientalmente compatibili, l’efficienza complessiva, la trasparenza nella gestione e nella comunicazione, l’abbonamento Umbria Unipg per gli studenti universitari ed equiparati per tutta la regione a costo prossimo allo zero – conclude Melasecche -, stanno facendo fare all’Umbria, nel settore del TPL, passi avanti decisivi verso gli standard delle regioni più avanzate”. RED/as