(Acs) Perugia, 23 marzo 2011 – “Perdura il silenzio in Umbria sulla questione del gasdotto ‘Rete Adriatica’, proposto dalla Snam Rete Gas spa, nonostante le numerose prese di posizione di Comitati, semplici cittadini e, in diverse occasioni, di rappresentanti istituzionali”. Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Prc-Fds), che ha presentato già nel luglio scorso un’interrogazione sull’argomento, ricorda che gli onorevoli Mariani, Lolli, Vannucci e Verini, hanno proposto una risoluzione “per impegnare il Governo ad assumere iniziative al fine di disporre la modifica del tracciato escludendo la fascia appenninica” e nel Consiglio regionale abruzzese, il governatore Chiodi, “su sollecitazione dell’Assemblea, ha fatto rinviare in Commissione il testo relativo al progetto, adducendo perplessità riguardo la sua costituzionalità”.
Nell’interrogazione del luglio 2010, Goracci chiedeva di conoscere gli intendimenti della Giunta regionale in merito al progetto della Snam ed il parere dell’Esecutivo umbro sui ricorsi avanzati alla competente Commissione europea da parte della Provincia di Perugia e del Comune di Gubbio.
“Ho partecipato – afferma Goracci - a diversi incontri del Coordinamento interregionale ed interistituzionale costituito da rappresentanti delle istituzioni, comitati, cittadini umbri, marchigiani ed abruzzesi per dare rappresentanza alle voci che avanzano dubbi sulla validità del progetto e sulla scelta del percorso che si sviluppa lungo la dorsale appenninica, quella che è stata interessata dagli ultimi eventi sismici più devastanti e tragici in Italia. Siamo convinti – spiega -, perché lo abbiamo verificato in più circostanze, che chiunque si trovi ad analizzare un po' più a fondo il progetto della Snam non riesca a trovare argomenti validi per giustificare la scelta di questo percorso, che appare del tutto irragionevole. Fatte salve le ragioni economiche che riguardano l'abbattimento dei costi derivanti dalle servitù da attivare, che sembrano aver fatto preferire questa scelta su quella iniziale che interessava la direttrice adriatica”.
“Eppure – continua il consigliere di Rifondazione comunista – nonostante da mesi siano in atto tutte queste iniziative, in Umbria perdura il silenzio e la tiepidezza della Giunta regionale sul progetto del gasdotto. Non può certo bastare il dire che la Regione si è già pronunciata sull’argomento e non può tornare indietro adducendo difficoltà per gli uffici e quant’altro. E’ sorprendente – conclude Goracci - il fatto che la Giunta non abbia trovato finora il modo e le forme per esprimersi in merito, per far sapere quale sia il proprio orientamento e la sua posizione di fronte alle iniziative intraprese da altre amministrazioni e da parlamentari, anche umbri, appartenenti alla stessa area politica che sostiene il governo regionale umbro. Rivedere una posizione a fronte di considerazioni evidenti e nuove è cosa saggia e non certo disdicevole”. PG/