(Acs) Perugia, 31 ottobre 2017 – “La Giunta spieghi se la Regione Umbria ha accumulato ritardi nella sottoscrizione degli accordi con le Amministrazioni locali necessari all’avvio dei progetti per l'inclusione sociale e la lotta alla povertà finanziati dal Por Umbria Fondo Sociale Europeo 2014-2020”. Lo chiede il consigliere Marco Squarta (FdI), annunciando la presentazione di una interrogazione a risposta immediata (question time) in cui domanda anche di quantificare “a quanto ammonterà la perdita di risorse in caso di mancata rendicontazione entro i termini previsti”.
Nell'atto ispettivo, il consigliere di opposizione spiega che “i fondi provenienti dal Por Umbria Fondo Sociale Europeo 2014-2020, Asse 2 'Inclusione sociale e lotta alla povertà', sono pari a 55 milioni e mezzo di euro e sono destinati ai disabili, alla tutela dei minori, compresi servizi di assistenza domiciliari, ma anche alla mediazione familiare. Una parte di tali risorse sarebbe pianificata dalla Regione mentre circa 22 milioni verrebbero trasferiti ai Comuni, che dovrebbero poi provvedere alla progettazione e alla rendicontazione alla Regione delle risorse ricevute”.
Squarta rileva però che “alcuni Comuni rischierebbero di perdere una fetta consistente di tali finanziamenti per presunti inspiegabili ritardi accumulati dalla Regione nella sottoscrizione, con le Amministrazioni locali, degli accordi necessari all’avvio dei progetti, sottoscrizione che sarebbe avvenuta soltanto a settembre 2017 e che prevedrebbe come termine ultimo per la rendicontazione delle risorse non ancora trasferite, quello di aprile 2018: 8 mesi per presentare la progettazione relativa agli interventi, ottenere il trasferimento delle relative risorse da parte della Regione e persino rendicontarne l’utilizzo. Non si capisce perché – aggiunge Squarta - la Regione abbia atteso fino a settembre 2017 per procedere alla stipula degli accordi con i Comuni, posto che il mancato rispetto dei tempi di rendicontazione determinerà la perdita di una parte consistente di risorse. Anche se sembrerebbe – conclude il consigliere - che la causa principale di questi ed altri ritardi relativi alla programmazione 2014-2020 sia la mancanza di risorse regionali necessarie a garantire la quota di cofinanziamento indispensabile per accedere ai Fondi comunitari”. MP/