FERROVIE: “REGIONE SVENDE LA FCU A LOGICHE DI POTERE. FORTEMENTE PENALIZZATI IL TRASPORTO SU FERRO E L’ALTA VALLE DEL TEVERE” – INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)

Il consigliere regionale del Pdl Andrea Lignani Marchesani denuncia che la Ferrovia centrale umbra sarebbe stata “svenduta dalla Regione alle logiche di potere”. Per Lignani, che sull'argomento ha presentato una interrogazione, “il trasporto su ferro sarà fortemente penalizzato e diviene utopistico parlare di sfondamento verso Arezzo: la Fcu è la “cenerentola” della holding regionale dei trasporti, il servizio su ferro sarà depotenziato, i treni Minuetti non effettueranno servizio nell’asse nord – sud, lo sfondamento a nord rimarrà nelle dichiarazioni di intenti e l’Alta Valle del Tevere sarà nuovamente penalizzata”.

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17 Mag 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 17 maggio 2010 - Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) lancia l’allarme sulla Ferrovia Centrale Umbra (Fcu) che, a suo giudizio, è stata “svenduta dalla Regione alle logiche di potere” con una conseguente “forte penalizzazione del trasporto”. Secondo l’esponente del Pdl, in conseguenza delle scelte della Giunta regionale operate nel marzo scorso, la Fcu sarà “la cenerentola della holding regionale dei trasporti, il servizio su ferro sarà depotenziato, i treni ‘Minuetto’ non effettueranno servizio nell’asse Nord–Sud, lo sfondamento a nord del servizio rimarrà nelle dichiarazioni di intenti, e l’Alta Valle del Tevere sarà nuovamente penalizzata”. Sulla questione, il consigliere Lignani Marchesani annuncia di aver presentato una interrogazione alla Giunta regionale con la quale chiede di sapere in particolare “come verranno impiegati i treni Minuetto dalla Regione dell’Umbria nel contesto del sistema di trasporto regionale determinato dalla creazione della holding e dal ritorno alla gestione diretta da parte di Trenitalia della linea Foligno Terontola”.

“Fa amaramente sorridere – dice Lignani Marchesani - il dibattito sullo ‘sfondamento a nord’ della Fcu come logica di un potenziamento politico dell’Alta Valle del Tevere. Con delibera n.474 del 19 marzo, in piena campagna elettorale – spiega -, la Giunta Lorenzetti in scadenza, con alfiere il riconfermato assessore Rometti, ha di fatto celebrato il de profundis della Fcu. Con questo atto la Regione, come socio unico della FCU, cede le 45 motrici diesel alla costituita ‘holding’ regionale per un valore stimato di 16.069.000 euro”.

L’esponente del Pdl spiega che la partecipazione della Regione alla holding è del 20,3 per cento (su un capitale sociale di 49milioni di euro), pari quindi a 10milioni 962mila euro: “Come per magia, all’interno di detta delibera – sottolinea Lignani Marchesani - si stabilisce che il futuro ammortamento delle motrici porta un valore di oltre 16 milioni di euro a soli 10 milioni 962mila euro. E ci vuole poco a comprendere – aggiunge - che c’è stata una vera e propria ‘svendita’ di materiale governativo a suo tempo ceduto alla Regione e che la Fcu ha un peso nella holding inferiore al capitale conferito”.

Ma secondo il consigliere regionale c’è di più: “La delibera 474 dà mandato al servizio provveditorato di concedere in uso alla Fcu i due treni elettrici obsoleti e revampizzati, tanto per giustificare i soldi spesi nel recente passato nella rielettrificazione della linea. Però non c’è nessuna traccia – spiega Lignani Marchesani - dei quattro treni ‘Minuetto’, del valore di oltre 4 milioni l’uno, e fiore all’occhiello della linea Sansepolcro-Ponte San Giovanni. Non è certo fuori dal seminato pensare che la Regione, non conferendoli alla holding, voglia magari affittarli a Trenitalia, magari nella tratta Foligno Terontola”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 17/05/2010