ERRATA CORRIGE///LAVORI D'AULA (4): “INTRODURRE IL REDDITO DI CITTADINANZA REGIONALE” - RINVIATA IN COMMISSIONE LA MOZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Nella seduta d'Aula di ieri 16 settembre, nel lancio Acs relativo alla discussione della mozione sul reddito di cittadinanza, nel resoconto che riportava l'intervento conclusivo dell'assessore Paparelli, alla nona riga, a causa di un refuso è stata fornita un'informazione sbagliata sull'ammontare presunto della spesa per l'Umbria riferita alla proposta nazionale.
L'ammontare stimato della spesa umbra è invece correttamente indicato nella 17esima riga del testo: ( “...In Umbria abbiamo 142mila 223 persone iscritte nei centri per l'impiego, di cui 21mila percettori di ammortizzatori sociali, per cui dovremmo garantire reddito a circa 120mila persone, da moltiplicare per 780 euro, come prevede la proposta del Movimento 5 stelle, comporterebbe una spesa di oltre un miliardo all'anno.)

ERRATA CORRIGE///NONA RIGA INTERVENTO ASSESSORE PAPARELLI, SI LEGGA: 

“...In Italia il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe tra i 300 e i 350 miliardi” ANZICHÉ: “...In Umbria il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe di 350 miliardi.”

DI SEGUITO IL TESTO CORRETTO

Data:

16 Set 2015 01:00

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///ERRATA CORRIGE///

(Acs) Perugia, 16 settembre 2015 - Nella seduta d'Aula di ieri 16 settembre, nel lancio Acs relativo alla discussione della mozione sul reddito di cittadinanza, nel resoconto che riportava l'intervento conclusivo dell'assessore Paparelli, alla nona riga, a causa di un refuso è stata fornita un'informazione sbagliata sull'ammontare presunto della spesa per l'Umbria riferita alla proposta nazionale.
L'ammontare stimato della spesa umbra è invece correttamente indicato nella 17esima riga del testo: ( “...In Umbria abbiamo 142mila 223 persone iscritte nei centri per l'impiego, di cui 21mila percettori di ammortizzatori sociali, per cui dovremmo garantire reddito a circa 120mila persone, da moltiplicare per 780 euro, come prevede la proposta del Movimento 5 stelle, comporterebbe una spesa di oltre un miliardo all'anno.)

ERRATA CORRIGE///NONA RIGA INTERVENTO ASSESSORE PAPARELLI, SI LEGGA: 

“...In Italia il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe tra i 300 e i 350 miliardi” ANZICHÉ: “...In Umbria il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe di 350 miliardi.”

DI SEGUITO IL TESTO CORRETTO
[...]
FABIO PAPARELLI (assessore regionale): “Nella teoria economica corrente sono previsti due interventi di natura non previdenziale: reddito di cittadinanza e reddito minimo garantito. Qui sono stati usati entrambi i termini indistintamente. LA MOZIONE PARLA DI REDDITO DI CITTADINANZA, PROVVEDIMENTO CHE NON FA DISTINZIONE TRA RICCHI E POVERI, E HA COSTI ALTISSIMI. REDDITO MINIMO GARANTITO È INVECE INTERVENTO DI CARATTERE SELETTIVO E HA UN COSTO PIÙ CONTENUTO. Quello di cittadinanza è di tipo universalistico, ed è iniquo: potrebbe esserci assenza di reddito ma ricchezze possedute, non è provvedimento subordinato ad accertamento delle condizioni economiche. In Italia il totale della spesa, a 500 euro al mese come prevede la proposta su scala nazionale, sarebbe tra i 300 e i 350 miliardi. Dobbiamo poi tenere conto delle raccomandazioni dell'Unione Europea, nel quadro della strategia 2014-2020, di usare misure non solo passive ma anche di carattere attivo. E anche di considerazioni economiche che, attenendosi al 2014, mostrano un'Umbria con una disposizione dei redditi più omogenea, una minore disparità distributiva, insomma una regione fra le meno diseguali d'Italia. Significa che occorre promuovere anche una crescita economica equilibrata per produrre maggiore uguaglianza. I dati sul Pil fanno ben sperare. Chi sono poi i destinatari di una misura universale? In Umbria abbiamo 142mila 223 persone iscritte nei centri per l'impiego, di cui 21mila percettori di ammortizzatori sociali, per cui dovremmo garantire reddito a circa 120mila persone, da moltiplicare per 780 euro, come prevede la proposta del Movimento 5 stelle, comporterebbe una spesa di oltre un miliardo all'anno. Non basterebbero le previsioni di recupero somme da sprechi e altro. Un provvedimento come questo deve essere utile per un periodo in cui il soggetto dimostri volontà di cercare lavoro, non finire nelle tasche di chi ciò non vuole. Inoltre, nel quadro delle politiche attive per l'inclusione sociale suggerito dall'Ue, sono previsti 55 milioni dal Fondo sociale europeo destinati al contrasto alla povertà e all'inclusione sociale. E c'è un Piano nazionale per il 2016 su questo tema, col quale dobbiamo confrontarci. Al momento ci sono solo risorse per 1,2 miliardi di euro più 790 milioni del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti. Come regione dobbiamo sostenere la proposta del governo nazionale, coordinarci con essa, come facciamo per la politica industriale. Verifichiamo quindi le condizioni per un reddito minimo garantito coordinandoci con la direzione che sta prendendo il Paese. Ben venga il confronto in commissione, approfondiamo un ragionamento che guardi a misure di carattere selettivo, puntando sulla inclusione sociale attiva”. TB/ 

Ultimo aggiornamento: 16/09/2015