(Acs) Perugia, 23 marzo 2011 – “Le difficoltà finanziarie delle amministrazioni locali non devono rovesciarsi sulle aziende e sulle cooperative che operano per loro conto fornendo servizi. Pagare le forniture con ritardi che superano abbondantemente l'annualità significa strangolare imprese e famiglie”.
Con un'interrogazione, annunciata già nei giorni scorsi, Fausto Galanello, consigliere regionale del Partito democratico, porta all'attenzione della Giunta regionale dell'Umbria il caso delle cooperative sociali dell'Orvietano “in attesa da quasi due anni di riscuotere i corrispettivi per prestazione d’opera svolte in favore di enti locali”.
“Il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione ha raggiunto livelli insostenibili – spiega Galanello – con punte di oltre 30 mesi, e in alcuni casi l’importo da onorare equivale al valore della produzione complessiva. I crediti che vantano le cooperative sociali orvietane nei confronti degli enti locali sono di circa 6 milioni di euro. Di questi, più di 4 milioni riguardano il Comune di Orvieto. Un credito – chiarisce Galanello – che non è più utilizzabile, nemmeno per l’anticipo delle fatture in banca, con un disagio sempre più profondo già inasprito dalla crisi economica generale che sta investendo il Paese”. Tra le istituzioni chiamate in causa, Galanello cita anche l'Asl 4 dell'Umbria, che “vanta a sua volta crediti nei confronti di alcuni Comuni, a partire dal quello di Orvieto, nell’ambito sociale numero 12”.
Una situazione, sottolinea il consigliere Pd, che “arriva a coinvolgere circa 300 lavoratori, con rischi sui livelli occupazionali di un territorio già duramente colpito da perdite di posti di lavoro nel settore tessile e nel settore estrattivo. Molto pesanti – prosegue Galanello – possono inoltre essere le conseguenze sociali se dovessero venir meno servizi essenziali che interessano circa 4mila nuclei familiari”.
Nell'interrogazione alla Giunta regionale l'esponente di maggioranza chiede “la convocazione di un tavolo di discussione tra i soggetti interessati per dare soluzione al problema prima che le condizioni di alcune cooperative non diventino irreversibili”. Red/gc