ENTE IRRIGUO UMBRO TOSCANO: “SODDISFAZIONE PER LA PROROGA DI UN ANNO. MANTENERE ALTA LA GUARDIA PER LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL ‘MILLEPROROGHE’” – NOTA DI FRONDUTI (FI-PDL)

Il consigliere regionale Armando fronduti (FI-Pdl) esprime soddisfazione per la proroga di un anno dell’Ente irriguo umbro - toscano proposta dal governo nel decreto “mille proroghe” e, nel sottolineare il suo impegno personale e quello del Pdl per la soluzione della vicenda, invita a “mantenere alta la guardia”. Fronduti punta il dito sui ritardi ed incertezze delle istituzioni, “in primo luogo della Regione Umbria”, sulla sussistenza e sul riordinamento dell’Ente.

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08 Gen 2010 00:00

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(Acs) Perugia, 8 gennaio 2010 - “La notizia circa il ripescaggio con la proroga di un anno dell’Ente irriguo umbro - toscano è un duplice motivo di soddisfazione. In primo luogo per la sensibilità mostrata dal Governo Berlusconi a seguito delle sollecitazioni rivolte dal sottoscritto e dal Pdl, e poi perché sancisce l’insostituibilità dell’Ente irriguo”. Così il consigliere regionale Armando Fronduti (FI-Pdl) che sottolinea il suo impegno nel risolvere la vicenda relativa al futuro dell’Ente: “Ne ho fatto oggetto di una conferenza stampa e di una mozione che dovrebbe essere discussa a breve dal Consiglio regionale. E grazie anche a queste mie iniziative il Governo ha recepito il significato ed il ruolo che l’Ente irriguo può svolgere per il futuro civile ed economico dell’Umbria e della Toscana”.

La proposta di proroga è inserita nel decreto “mille proroghe” che dovrà essere convertita in legge entro 60 giorni dalla sua presentazione in Parlamento: “In tale occasione – sottolinea Fronduti - i parlamentari del Pdl terranno alta la guardia per la conferma della proposta stessa”. Fronduti sostiene inoltre che quanto sta accadendo oggi, con l’esondazione dei fiumi e con gli allagamenti di strutture commerciali, industriali ed agricole, non si sarebbe certamente verificato se negli anni passati non ci fossero stati ritardi ed incertezze da parte soprattutto delle istituzioni locali “con la Regione in prima linea”, circa la sussistenza e il riordinamento dell’Ente, con l’accelerazione delle realizzazioni dei progetti ancora in itinere. A questo proposito, l’esponente del Pdl ricorda che le due dighe del Montedoglio e del Chiascio sono indispensabili per la regolamentazione dei fiumi in piena e quindi per creare le condizioni al fine di evitare alluvioni ed esondazioni. Inoltre, secondo Fronduti le due infrastrutture consentono lo stoccaggio di oltre 300 milioni di metri cubi di acqua da utilizzare nei periodi di siccità e di magra, anche a scopi civili ed umani. Il consigliere regionale punta il dito sui “ritardi accumulati in almeno un ventennio nella realizzazione di dette opere a causa - spiega - della cultura esasperatamente ambientalista fatta propria dalle istituzioni locali, ivi compresa la Regione. Ritardi che non hanno permesso di evitare le disgrazie di questi giorni”. Secondo Fronduti, con la proroga dell’Ente irriguo e nell’ambito della sua ristrutturazione “dovrà aprirsi una nuova stagione volta alla realizzazione dei programmi per la difesa del territorio e per la regimazione delle acque: canali di scolo, cura e manutenzione dei fiumi, conservazione e stabilizzazione del territorio nel suo complesso”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 08/01/2010