EMERGENZA ABITATIVA A FOLIGNO: “LA MONTAGNA HA PARTORITO IL TOPOLINO. SINDACO MISMETTI, SE CI SEI BATTI UN COLPO” - NOTA DI CARBONARI (M5S) DOPO LA BOCCIATURA DI UNA MOZIONE DEL MOVIMENTO

Il consigliere regionale Maria Grazia Carbonari (M5S) interviene in merito all'emergenza abitativa a Foligno e quindi su una mozione in proposito presentata in Consiglio comunale dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. “Dopo averla bocciata – scrive Carbonari, condividendo la posizione con il  consigliere comunale Savini e con il deputato Gallinella - la Giunta comunale, per giustificare il proprio operato, delibera di prolungare di un anno lo sfratto dando un contributo monetario ai locatori delle case di proprietà comunale in contratto di locazione concordata. Di fatto, un auto-finanziamento”. Per Carbonari, per questa “vera e propria emergenza abitativa” servono “misure concrete per ospitare gli sfrattati nell’immediato sia pur in modo provvisorio. E per questo, la mozione consiliare proponeva il riuso delle casette di legno del terremoto”.

Data:

05 Gen 2016 00:00

Tempo di lettura:

2 minuti, 52 secondi

 

(Acs) Perugia 5 gennaio 2015 - “La montagna ha partorito il topolino. Dopo aver bocciato la mozione del M5Stelle in Consiglio comunale sull’emergenza abitativa il 29 dicembre scorso, la Giunta comunale di Foligno corre ai ripari e per giustificare il proprio operato rende nota una delibera che prolunga di un anno lo sfratto dando un contributo monetario ai locatori delle case di proprietà comunale in contratto di locazione concordata. Di fatto, un auto finanziamento”. Così il consigliere regionale, Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) che, condividendo la  posizione con il  consigliere comunale di Foligno Fausto Savini e con il deputato Filippo Gallinella, commenta la “delibera della Giunta 'Mismetti' di fine dicembre scorso”.

Per Carbonari si tratta di “una misura insufficiente, che sospende soltanto gli sfratti incolpevoli, non affronta ne tanto meno risolve il grande problema dell’emergenza abitativa in città e cosa più grave è indirizzata solo agli occupanti case di proprietà comunale. L’emergenza al centro della mozione del M5S bocciata dal Consiglio comunale – commenta - è quella di chi da un giorno all’altro si ritrova in mezzo alla strada ed ha bisogno di un aiuto subito per non finire a dormire in macchina o in situazioni precarie”.

Carbonari, per questa “vera e propria emergenza abitativa” rimarca la necessità di prevedere “misure concrete per ospitare gli sfrattati nell’immediato sia pur in modo provvisorio. La mozione consiliare – ricorda - proponeva a tal proposito il riuso delle casette di legno del terremoto, che si trovano in condizioni idonee, per ospitare le famiglie spesso con bambini, che improvvisamente si trovano senza alloggio in attesa di una nuova sistemazione. La mozione impegnava, inoltre, la Giunta comunale a censire i moduli in stato di degrado causato da atti di vandalismo e abbandono presenti nei vari campi e a coinvolgere associazioni, sindacati, ed enti che operano nel settore sociale per raccogliere la richiesta di alloggi per l’emergenza. Proposte inascoltate il 29 dicembre scorso dal Consiglio comunale di Foligno, durante il quale – viene evidenziato nella nota - era assente il sindaco Mismetti, troppo impegnato nel seguire le sorti della Provincia di Perugia”.

Carbonari fa sapere, in proposito, che “ieri mattina, insieme a Savini e Gallinella, abbiamo effettuato un sopralluogo a Capodacqua  per verificare lo stato di conservazione delle casette di legno del terremoto. Alcuni moduli sono risultati danneggiati, ma molti altri sono utilizzabili. È doveroso – precisa - bloccare la tendenza all’abbandono e al degrado del patrimonio immobiliare pubblico e metterlo a disposizione di chi si trova in difficoltà. Questo potrebbe diventare anche un punto di partenza per trasformare in futuro gli ex campi realizzati per il sisma in piccoli villaggi adatti ad accogliere turisti dall’Italia e, perché no, da tutto il mondo. Oltre a Foligno – spiega -, esistono moltissime realtà territoriali che vivono l’emergenza abitativa. Per questo – assicura - sia in Consiglio regionale sia in Parlamento, chiederemo ai rispettivi Esecutivi di effettuare un vero censimento del patrimonio immobiliare della Regione Umbria e dello Stato e di pubblicarlo online. Solo così – conclude - sarà possibile recuperare gli immobili disponibili e destinarli all’emergenza abitativa ed in futuro a scopi turistici”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 28/11/2016