(Acs) Perugia, 16 maggio 2013 – “Quale azioni intende mettere in atto la Regione Umbria di fronte al ricorso che il Governo ha presentato alla Corte Costituzionale contro gli articoli della legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica secondo cui, giustamente, il soggetto richiedente dovrebbe avere almeno cinque anni di residenza o attività lavorativa in Umbria per l'accesso ai benefici di legge?”. È quanto chiede, attraverso una interrogazione, a risposta scritta, alla Giunta regionale, il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni.
Per l'esponente umbro del Carroccio, quella contenuta nella legge umbra “è una norma giusta che difende i diritti degli umbri, limitando l'accesso alle graduatorie per l'assegnazione dei contributi e degli alloggi pubblici ai nuovi arrivati, in particolare stranieri comunitari ed extracomunitari. Soggetti che, troppo spesso, in questi anni sono stati in cima alle graduatorie a discapito dei cittadini italiani bisognosi”.
Cirignoni non manca di ricordare, quindi, all'Esecutivo e all'assessore delegato Stefano Vinti che, “una norma simile e più restrittiva della regione Lombardia è stata già dichiarata legittima e pienamente efficace dalla stessa Corte Costituzionale che, con ordinanza n.'32/2008' respinse il ricorso del Tar lombardo dichiarando la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale da esso posta alla Consulta. Del resto – rimarca il capogruppo leghista - da un governo di euroburocrati ipocriti quale quello Monti non potevamo aspettarci altro che un intervento di questo genere che, infischiandosene bellamente della nostra Costituzione e del pronunciamento della Corte Costituzionale, si aggrappa al Tfue (Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea) forzando l'interpretazione dell'art. 21 sulla libera circolazione e soggiorno dei cittadini degli stati membri all'interno dell'Unione”.
Cirignoni, nel ribadire la promessa di fare sulla vicenda una “battaglia democratica”, auspica che la Giunta e l'assessore Vinti, anziché “arrendersi ai tecnici ipocriti di Monti”, difendano i diritti degli umbri e si oppongano a questo ricorso presentato da parte di uno dei “governi peggiori” della Repubblica italiana. Cirignoni conclude affermando che “va ritirata la modifica proposta dalla Giunta regionale e attualmente al vaglio della seconda Commissione nell'ambito del disegno di legge sulla perequazione. Una modifica – spiega - predisposta in fretta e furia per cambiare in peggio la legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica”. RED/as