EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: “INSERITA NORMA CHE DANNEGGIA GLI UMBRI PIÙ BISOGNOSI DEI 'NUOVI ARRIVATI'. SCHIZOFRENIA LEGISLATIVA' DI GIUNTA E MAGGIORANZA'” - CIRIGNONI (LEGA NORD) SUL VOTO DI OGGI NELLA LEGGE SULLA PEREQUAZIONE
10 Giu 2013 01:00
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(Acs) Perugia, 10 giugno 2013 - “Sui requisiti di residenzialità per l'accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica e ai contributi previsti dalla legge regionale l''indietro tutta' suonato oggi in Consiglio regionale da una Giunta e una maggioranza schizofreniche ha scritto una pagina ridicola e vergognosa che danneggia gli umbri più bisognosi che così saranno penalizzati a casa propria a vantaggio dei 'nuovi arrivati'”. Così il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni sul voto di oggi in Aula che modifica i requisiti di residenzialità necessari per l'accesso alle graduatorie degli alloggi di edilizia pubblica.
Cirignoni ricorda che il Consiglio regionale meno di sei mesi fa, “dietro nostra pressante proposta, aveva approvato la modifica proposta dalla Giunta della legge regionale '23/2003' sull'edilizia residenziale pubblica che prevedeva per i richiedenti l'accesso ai benefici di legge il requisito di 5 anni di residenza o attività lavorativa anche non continuativa nel territorio regionale. A seguito del ricorso alla Corte costituzionale contro gli articoli di legge fatto dal governo Monti – aggiunge l'esponente del Carroccio umbro - la Giunta e la maggioranza prese da una sorta di 'schizofrenia legislativa' hanno con il voto di oggi ratificato la loro retromarcia totale in merito, malgrado il ricorso del Governo abbia motivazioni inconsistenti e tali da stravolgere il significato del trattato europeo sulla libera circolazione dei cittadini nella UE. Non si è tenuto conto, inoltre – conclude Cirignoni - che la legge regionale attualmente vigente in Lombardia, più stringente di quella umbra, sia stata dichiarata costituzionale nel 2008 e preveda giustamente per accedere ai benefici di legge il requisito di cinque anni di residenza nella regione, come del resto stabiliva il nostro emendamento bocciato in aula oggi”. Red/tb