(Acs) Perugia, 15 ottobre 2011 - “La Regione Umbria nei tre anni che vanno dal 2008 al 2010 ha speso per l'edilizia abitativa quasi 140 milioni di euro. Questa cifra, se confrontata con quella delle Regioni vicine Toscana, Marche ed Emilia Romagna, è spropositata”. Così il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni che spiega come questa “particolarità tutta umbra per quanto riguarda la spesa in materia di edilizia abitativa” emerga “dall'analisi e comparazione dei dati relativi ai bilanci delle Regioni, elaborati dalla Commissione tecnica paritetica per l'applicazione del federalismo fiscale istituita con legge ‘42/2009’”.
“Per l'edilizia abitativa in Umbria – aggiunge il capogruppo del Carroccio - abbiamo speso in tre anni più della Toscana (che ha speso 128milioni di euro) e più del doppio delle Marche (55milioni). Se facciamo il raffronto di quanto speso rispetto alla popolazione residente, in un contesto macroregionale in cui ben oltre il 70 per cento dei cittadini è proprietario di una casa, si scopre che l'Umbria con 906mila abitanti ha investito sull'edilizia abitativa più della Toscana che pure ha quasi 4 milioni di abitanti e più delle Marche che contano più di un milione e mezzo di residenti. La spesa pro capite per l'edilizia abitativa nel periodo preso in esame – prosegue Cirignoni - è stata di 154 euro per ogni umbro, contro i 34 di un toscano, i 35 di un marchigiano ed i 70 di un cittadino residente in Emilia Romagna, una Regione questa che pure investe molto sull'edilizia abitativa. Da rilevare inoltre che la media pro capite delle regioni a statuto ordinario è di 51 euro”.
“L'impressione – sostiene il capogruppo della Lega Nord - è che in Umbria sia in atto una politica di ‘attrazione’ di stranieri ai quali dare una casa a spese degli umbri che spesso finiscono in fondo alle graduatorie, senza preoccuparsi minimamente degli squilibri che ciò può comportare per la nostra società e la nostra qualità della vita, come le condizioni di Perugia dimostrano ampiamente”. Cirignoni annuncia la presentazione di una interrogazione mirata a “far chiarezza su queste politiche abitative abnormi perseguite dalla sinistra regionale”. RED/tb