(Acs) Perugia, 21 giugno 2010 - Il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl) interviene sulla legge regionale n.5 del 27 gennaio 2010, entrata in vigore il 3 giugno scorso, che disciplina le modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche e stabilisce le nuove regole per il procedimento delle autorizzazioni, delegato dalla Regione alle due Province di Perugia e Terni. Secondo Monni, ciò sta provocando dei problemi perché questi due enti, che prima dell’entrata in vigore della nuova legge regionale, operavano in base alle vecchie disposizioni con controlli a campione, si trovano ora a dover procedere con controlli su tutti gli interventi edilizi nelle località sismiche. Spiega Monni che gli uffici delle due Province “sono a corto di personale e si sono trovati spiazzati: da una parte non potevano assumere (per il Patto di Stabilità), dall’altra la Regione non intendeva dare una proroga”.
L’esponente del Pdl annuncia che presenterà una proposta di modifica della normativa regionale del gennaio scorso al fine di “prorogare di giorni 90 o 120 per traslare il termine di autorizzazione al 3 settembre o al 3 ottobre prossimo venturo. Nella Provincia di Perugia (Settore Controllo Costruzioni) – spiega Monni - ancora c’è molta confusione ed incertezza, perché gli addetti non sanno se riusciranno a rispettare i 60 giorni per dare l’autorizzazione alle pratiche depositate”.
Monni ritiene necessario questo intervento di proroga anche perché, malgrado la Provincia di Perugia abbia indetto un Concorso per assumere altri ingegneri e geologi, “le procedure di assunzione saranno ultimate - se va bene – proprio ad ottobre”.
Infine, Monni ricorda che mentre alcune Regioni si sono adeguate a quanto disposto dall’art. 94 del Dpr “380/01”, che prevedeva l’obbligo dell’”autorizzazione preventiva scritta del competente ufficio regionale per iniziare i lavori nelle località sismiche”, la Regione Umbria, che ha delegato per questo Servizio le due Provincie, “ha continuato con il controllo mediante estrazione a campione, determinando, con l’entrata in vigore il 3 giugno della nuova legge regionale, una situazione di oggettiva difficoltà per gli uffici e di disagio per gli utenti”. RED/tb/pg