(Acs) Perugia, 23 settembre 2010 – Dopo la solidarietà iniziale la vertenza Basell è caduta nel silenzio delle Istituzioni locali e, sopratutto, del governo. Dopo la timida apertura dei primi tavoli di trattative con la multinazionale proprietaria del sito, e l'ipotesi di una cordata di imprenditori locali per rilevare lo stabilimento, tutto è fermo in attesa della nomina del ministro per lo sviluppo economico.
A rilevarlo è il capogruppo del Prc in Consiglio regionale Damiano Stufara che facendo proprie le preoccupazioni espresse dalla Uilcem, per lo stallo in cui versano le trattative della Basell e sui pericoli che tale situazione può avere su tutto il polo chimico ternano, chiede che vengano riprese da subito le trattative e invita la Regione Umbria e le istituzioni locali a ravviare i contatti con il governo affinché si riapra il tavolo delle trattative con la multinazionale, per una soluzione positiva della crisi, anche in assenza del ministro dello Sviluppo Economico.”
Stufara insite sul fatto che “sono mesi che la vertenza della Basell è aperta, ma ancora non si è visto alcun segnale concreto. Gli operai e impiegati e con loro anche gli operai e impiegati del polo chimico ternano che conta più di mille addetti, stanno aspettando una soluzione della vertenza. Mesi passati tra minacce, attese, speranze, disillusioni, proposte e nuove cordate. Ma ad oggi ancora nulla di ultimativo. Mentre intere famiglie aspettano un segnale di certezza per il futuro il governo Berlusconi, da 141 giorni, aspetta di giocare la carta del ministero per eventuali alleanze che gli permettono di restare a galla ed evitare i processi”.
La vertenza Basell, nella sua drammaticità, ricorda Stufara “ha permesso di ripensare il polo chimico ternano come un polo produttivo della chimica verde, come possibilità concreta di rispondere all'intero tessuto industriale locale mediante lo sviluppo di una filiera a basso impatto ambientale e in grado di rispondere positivamente all'attuale crisi socio-economica del ternano con la creazione di nuove opportunità di occupazione”. GC/gc