ECONOMIA: “LA FASCIA APPENNINICA NON PUÒ PIÙ ASPETTARE” - SMACCHI (PD) ANNUNCIA LA PRESENTAZIONE DI UNA MOZIONE

Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) annuncia la presentazione di una mozione sullo sviluppo economico della fascia appenninica che “non può più aspettare”. Per Smacchi “Umbria e Marche devono avanzare richiesta al Governo per trasformare l’Accordo di programma previsto per i territori interessati dalla crisi Ex Merloni in Area di crisi complessa”.

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30 Ott 2018 14:00

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(Acs) Perugia, 30 ottobre 2018 – “La fascia appenninica non può più aspettare. Le Regioni Umbria e Marche devono al più presto avanzare richiesta al Governo per trasformare l’Accordo di programma previsto per i territori interessati dalla crisi Ex Merloni in Area di crisi complessa”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi, annunciando la presentazione di una mozione “alla vigilia della Conferenza regionale dell’economia e del lavoro prevista per il 12 e 14 novembre. Una mozione che richiede con forza e con urgenza non una semplice modifica nominale degli strumenti normativi, bensì un sostanziale cambio di passo per ridare prospettive e futuro agli abitanti di tutto questo territorio”.

“La crisi economica ed occupazionale che ha investito negli ultimi dieci anni la fascia appenninica – prosegue Smacchi - deve essere affrontata in maniera strutturale e veloce, utilizzando non solo i benefici previsti dalla legge 181, ma anche una maggiore flessibilità dell’uso delle risorse finanziarie. È infatti proprio la mancanza di flessibilità, malgrado le varie rimodulazioni, una delle maggiori cause del mancato funzionamento dell’attuale accordo di programma. Le imprese e i lavoratori della fascia appenninica devono poter contare su azioni concrete e finanziamenti certi necessari per la reindustrializzazione di tutto il territorio dell’appennino umbro–marchigiano facendo leva sui suoi punti di forza che vanno dall’industria degli elettrodomestici alla ceramica. È necessario - conclude - un piano straordinario per ridare dignità e sviluppo ad un territorio che ha tutte le potenzialità per ripartire e per ricostruire il proprio modello di sviluppo”. RED/dmb

Ultimo aggiornamento: 30/10/2018