(Acs) Perugia, 7 febbraio 2011 - “Perugia è tra le città europee dove si registrano il maggior numero di decessi per droga: 800 tossicodipendenti sono in cura al Sert e tra le mura della città vengono vendute ogni giorno 6 mila dosi per un giro d'affari che sfiora i 40 milioni di euro l'anno”. È il grido d'allarme lanciato, in una nota, dal capogruppo dell'Udc, Sandra Monacelli, facendo riferimento alla ragazza di Città Castello morta alcuni giorni fa “in circostanze terribili”.
“Eppure – osserva Monacelli - dentro tale disperazione c'è chi si preoccupa di come in queste ore venga raccontata una realtà che, falsamente e in modo pregiudizievole, potrebbe infangare il nome della città umbra. Anziché preoccuparci dell'immagine con la quale viene rappresentata Perugia in questi giorni - rimarca l'esponente centrista - sarebbe meglio indignarci per le radici del sottobosco sociale che spezzano vite e distruggono famiglie. Sarebbe ora – aggiunge - di adottare politiche serie di prevenzione del fenomeno della droga iniziando negli istituti scolastici. È lì che molto spesso i giovani vengono a contatto per la prima volta con le sostanze stupefacenti. L'elaborazione di una strategia di prevenzione - spiega Monacelli - formalizzata attraverso la definizione di obiettivi specifici nei programmi scolastici, finanziati dalle istituzioni competenti in stretto coordinamento tra loro e di concerto con gli operatori e gli specialisti dei servizi addetti, potrebbe servire ad arginare il fenomeno”.
Per Monacelli “l'attività di prevenzione, che non può essere breve o discontinua, deve entrare a far parte della cultura scolastica. L'organizzazione di misure preventive, supportata da controlli severi, necessita dell'alleanza educativa tra famiglia e scuola, tassello fondamentale per realizzare un progetto volto a proteggere le giovani generazioni, anche a scapito di una parziale limitazione della loro libertà. La coscienza politica ed umana – evidenzia il capogruppo Udc - ci chiede un cambio di passo deciso e necessario che ponga al centro della nostra attenzione il mondo giovanile. In quest'ottica è urgente che la politica dia delle risposte”.
“La Commissione speciale sulle tossicodipendenze, prossima ad essere istituita nel Consiglio regionale dell'Umbria, - scrive Monacelli - rappresenterà un'importante tappa per affrontare in modo serio e concreto il problema in tutti i suoi aspetti. Mi auguro che il lavoro della Commissione possa integrare e valorizzare le proposte in materia di prevenzione del fenomeno, traducendole in provvedimenti efficaci ed operativi”.
“Droga e giovani – sottolinea Monacelli - continua ad essere un binomio micidiale, potenziato e rafforzato troppo spesso da famiglie all'oscuro delle vite parallele dei figli. Non aiuta – conclude - l'essere infarciti di una cultura abituata ad affrontare i problemi solo quando esplodono nel loro dramma, per poi lasciare che con il tempo tutto si consumi nel dimenticatoio sia dell'opinione pubblica che della politica”. RED/as