DROGA: “PERUGIA TRA LE CITTÀ EUROPEE CON MAGGIOR NUMERO DI DECESSI. 800 IN CURA AL SERT. VENDUTE OGNI GIORNO 6MILA DOSI PER UN GIRO DI AFFARI DI 40MILIONI DI EURO L'ANNO” - L'ALLARME DI MONACELLI (UDC)
Il capogruppo regionale dell'Udc, Sandra Monacelli, lancia l'allarme sui numeri che, in tema di tossicodipendenza, riguardano Perugia, “tra le città europee con il maggior numero di morti per droga”. L'esponente centrista, allacciandosi alla morte della ragazza tifernate avvenuta in “circostanze terribili” qualche giorno fa, rimarca gli “800 tossicodipendenti in cura al Sert e le 6 mila dosi giornaliere vendute tra le mura della città creano un giro di affari vicino ai 40 milioni di euro annui”. “Eppure – osserva Monacelli - dentro tale disperazione c'è chi si preoccupa di come viene raccontata una realtà che potrebbe infangare il nome della città, quando sarebbe meglio indignarci, invece, per le radici del sottobosco sociale che spezzano vite e distruggono famiglie”.
(Acs) Perugia, 7 febbraio 2011 - “Perugia è tra le città europee dove si registrano il maggior numero di decessi per droga: 800 tossicodipendenti sono in cura al Sert e tra le mura della città vengono vendute ogni giorno 6 mila dosi per un giro d'affari che sfiora i 40 milioni di euro l'anno”. È il grido d'allarme lanciato, in una nota, dal capogruppo dell'Udc, Sandra Monacelli, facendo riferimento alla ragazza di Città Castello morta alcuni giorni fa “in circostanze terribili”.
“Eppure – osserva Monacelli - dentro tale disperazione c'è chi si preoccupa di come in queste ore venga raccontata una realtà che, falsamente e in modo pregiudizievole, potrebbe infangare il nome della città umbra. Anziché preoccuparci dell'immagine con la quale viene rappresentata Perugia in questi giorni - rimarca l'esponente centrista - sarebbe meglio indignarci per le radici del sottobosco sociale che spezzano vite e distruggono famiglie. Sarebbe ora – aggiunge - di adottare politiche serie di prevenzione del fenomeno della droga iniziando negli istituti scolastici. È lì che molto spesso i giovani vengono a contatto per la prima volta con le sostanze stupefacenti. L'elaborazione di una strategia di prevenzione - spiega Monacelli - formalizzata attraverso la definizione di obiettivi specifici nei programmi scolastici, finanziati dalle istituzioni competenti in stretto coordinamento tra loro e di concerto con gli operatori e gli specialisti dei servizi addetti, potrebbe servire ad arginare il fenomeno”.
Per Monacelli “l'attività di prevenzione, che non può essere breve o discontinua, deve entrare a far parte della cultura scolastica. L'organizzazione di misure preventive, supportata da controlli severi, necessita dell'alleanza educativa tra famiglia e scuola, tassello fondamentale per realizzare un progetto volto a proteggere le giovani generazioni, anche a scapito di una parziale limitazione della loro libertà. La coscienza politica ed umana – evidenzia il capogruppo Udc - ci chiede un cambio di passo deciso e necessario che ponga al centro della nostra attenzione il mondo giovanile. In quest'ottica è urgente che la politica dia delle risposte”.
“La Commissione speciale sulle tossicodipendenze, prossima ad essere istituita nel Consiglio regionale dell'Umbria, - scrive Monacelli - rappresenterà un'importante tappa per affrontare in modo serio e concreto il problema in tutti i suoi aspetti. Mi auguro che il lavoro della Commissione possa integrare e valorizzare le proposte in materia di prevenzione del fenomeno, traducendole in provvedimenti efficaci ed operativi”.
“Droga e giovani – sottolinea Monacelli - continua ad essere un binomio micidiale, potenziato e rafforzato troppo spesso da famiglie all'oscuro delle vite parallele dei figli. Non aiuta – conclude - l'essere infarciti di una cultura abituata ad affrontare i problemi solo quando esplodono nel loro dramma, per poi lasciare che con il tempo tutto si consumi nel dimenticatoio sia dell'opinione pubblica che della politica”. RED/as