“Disposizioni in materia di amministrazione condivisa”
La Prima commissione approva il ddl della Giunta sul Terzo settore. Inoltre prosegue l’esame dell’atto per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni
06 Feb 2023 16:08
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(Acs) Perugia, 6 febbraio 2023 – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato il disegno di legge di iniziativa della Giunta dal titolo “Disposizioni in materia di amministrazione condivisa”. Relatori in Aula saranno il presidente Nicchi e la vicepresidente Donatella Porzi. Inoltre i commissari hanno proseguito l’esame del ddl “Ratifica dell'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.
L’atto dell’Esecutivo di Palazzo Donini approvato nella seduta odierna, disciplina l’attuazione dell’articolo 55 del Codice del Terzo settore (D.lgs. ‘117/2017’). Con l’amministrazione condivisa si punta ad “un diverso rapporto tra pubblico e privato sociale non basato su logiche di mercato ma sulla convergenza di obiettivi e sull’aggregazione di risorse pubbliche e private per la programmazione e la progettazione in comune di servizi e interventi”. La Regione Umbria, si legge nel disegno di legge, vuole rafforzare la collaborazione fra pubblica amministrazione e Terzo settore, dettando norme a carattere procedimentale e promozionale. L’obiettivo è quello di definire principi e criteri del procedimento per assicurare un livello adeguato di omogeneità su tutto il territorio regionale, lasciando autonomia agli enti locali per le specificità del territorio. La Giunta sta già lavorando a percorsi formativi rivolti a tutti i soggetti coinvolti. Nel testo, grazie ad un emendamento a firma di Daniele Nicchi e condiviso da tutta la Prima commissione, è stata inserita la clausola valutativa che prevede la predisposizione da parte dell’Esecutivo regionale di una relazione annuale da trasmettere all’Assemblea legislativa sull’attuazione della legge e sui risultati raggiunti.
Al termine della riunione il presidente Nicchi ha sottolineato che “questo strumento normativo rappresenta un’opportunità per l’Umbria per consolidare il sostegno e la cooperazione fra le pubbliche amministrazioni e gli enti del Terzo settore. Attraverso questo atto si vuole attuare una condivisione di poteri e di responsabilità tra Pa e Terzo settore, chiamati ad agire congiuntamente per generare una sfera relazionale caratterizzata dalla reciproca fiducia”. Con la seduta di oggi si chiude il lungo percorso del ddl in Prima commissione, visto che il disegno di legge era stato illustrato ai commissari a ottobre scorso (https://tinyurl.com/57z6h5zj), per poi passare attraverso una lunga fase di partecipazione, con diverse audizioni con i rappresentanti del mondo del volontariato e delle associazioni del Terzo settore (https://tinyurl.com/2ar4uw69; https://tinyurl.com/nt7xmwby), oltre che con l’assessore Coletto e i dirigenti della Giunta (https://tinyurl.com/mwsjkdes), per poi arrivare al voto dell’articolato nella seduta della scorsa settimana (https://tinyurl.com/4vafb9rs).
Inoltre oggi la Prima commissione ha proseguito l’esame del disegno di legge della Giunta denominato “Ratifica dell'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”, che era stato illustrato nell’ultima riunione della presidente Donatella Tesei (https://tinyurl.com/4fcekrap). Nella seduta di oggi sono state presentate l’istruttoria normativa e quella finanziaria degli uffici dell’Assemblea legislativa. Il ddl vuole convalidare l’intesa sottoscritta da tutti i presidenti delle Regioni italiane per l’istituzionalizzazione della Conferenza. Essa è un organismo di coordinamento politico per discutere, valutare e trovare un’intesa su atti governativi. Istituita nel 1981, finora ha agito senza una chiara istituzionalizzazione. Con questa intesa diventa una forma istituzionale di raccordo politico stabile e strutturato, che ha come principali finalità il confronto tra Regioni su questioni di comune interesse, la diffusione delle migliori pratiche e l’elaborazione di posizioni comuni da rappresentare principalmente al Governo italiano, al Parlamento e alle istituzioni europee. DMB/