DISCRIMINAZIONI DI GENERE: “NO A LEGGI AD HOC PER SINGOLE PERSONE, SÌ A NORME CHE TUTELINO L'INTERA POPOLAZIONE, EVITANDO CHE CI SIA 'QUALCUNO PIÙ UGUALE DI ALTRI'” - NOTA DI DE VINCENZI (RICCI PRESIDENTE)

Il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) interviene sulla proposta di legge del PD concernente le normative contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale, invitando a “utilizzare prioritariamente i fondi europei per il sostegno delle persone alle prese con ostacoli e discriminazioni a favore di neo mamme, immigrati, anziani, persone affette da malattie croniche, ex detenuti”.  De Vincenzi si dice contrario “a leggi ad hoc per singole persone, favorevole invece a norme che tutelino l'intera popolazione, evitando che ci sia 'qualcuno più uguale di altri'”.

Data:

17 Set 2015 01:00

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(Acs) Perugia, 17 settembre 2015 - “Utilizzare prioritariamente i fondi europei per il sostegno delle persone alle prese con ostacoli e discriminazioni, a favore di neo mamme, immigrati, anziani, persone affette da malattie croniche, ex detenuti. No a leggi ad hoc per singole persone, sì invece a norme che tutelino l'intera popolazione, evitando che ci sia  'qualcuno più uguale di altri'”. Il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente), nella riunione di ieri della Terza Commissione (di cui è vicepresidente) ha portato all'attenzione dei colleghi e della presidente Marini, le sue “perplessità” riguardanti la proposta di legge presentata dai consiglieri del PD Chiacchieroni, Solinas, Leonelli, concernente le normative contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale. De Vincenzi spiega che la presidente Marini, “invitata in Commissione per rispondere al piano finanziario e amministrativo di tale proposta di legge, ha manifestato l'intenzione di avvalersi di questi fondi in misura del 25 per cento a sostegno del piano economico e finanziario della proposta di legge dei consiglieri del PD”.

De Vincenzi ribadisce quindi la necessità di utilizzare questi fondi “in primis per le emergenze indicate, perché il Fondo sociale europeo è lo strumento utilizzato dall’UE per sostenere l'occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti, e non per singoli individui o categorie. La proposta di legge – aggiunge il consigliere regionale - verrà ulteriormente approfondita durante le audizioni pubbliche di venerdì 18, ore 10 nella sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni. Ritengo necessaria una maggiore riflessione sull'impiego di tali fondi”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 17/09/2015